Coronavirus in Bergamasca, continua la discesa. Sono 23 i Comuni Covid free

Si conferma il trend in diminuzione dell’epidemia Covid nella nostra provincia. Secondo i dati forniti da Ats dal 15 gennaio al 15 febbraio 2022 la curva epidemica ha avuto un decremento pari a -19.608 nuovi casi assoluti, pari a -82,6%.

Il tasso di incidenza nella settimana che dal 9 va fino al 15 febbraio è pari a 366 nuovi casi per 100.000 abitanti e conferma la tendenza al decremento evidenziata già nelle scorse settimane, riportando i valori alla terza settimana del dicembre 2021.

Lo scostamento rispetto alla precedente settimana è pari a -2.896 nuovi casi assoluti, pari a -41,3% rispetto alla settimana precedente (-5873 nuovi casi assoluti, pari a -45,6% la scorsa settimana, – 6.305 nuovi casi, pari a-32,9% due settimane fa, –1.848, pari a -8,8% tre settimane fa; - 4.742, pari a -18,4% un mese fa). «Nella settimana osservata, la media settimanale dei casi incidenti scende ulteriormente ed è pari a 588 contro i 1.002 della scorsa settimana (1.841 due settimane fa, 2.742 di tre settimane or sono e 2.996 di un mese fa)» spiegano da Ats.

I territori con tassi di incidenza superiori alla media provinciale (366 nuovi casi per 100.000 abitanti) risultano essere l’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (471 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab.), seguito da Valle Brembana (452), Valle Cavallina (427) Bergamo (416), Valle Seriana (401). Sostanzialmente in linea con il dato provinciale risultano gli Ambiti Monte Bronzone e Isola Bergamasca (rispettivamente con 361 e 360 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab.). Gli Ambiti con i tassi inferiori alla media provinciale sono Valle Seriana Superiore-Valle di Scalve e Grumello del Monte (entrambi con 297 casi incidenti negli ultimi 7 giorni ogni 100.000 ab.), Alto Sebino (307), Dalmine (312), Seriate (332), Treviglio (345), Romano di Lombardia (354 nuovi casi negli ultimi 7 giorni per 100.000 ab).

I Comuni con 0 (zero) nuovi casi sono 23 (14 la scorsa settimana e 6 due settimane e tre settimane fa; erano solo 4 un mese fa) : 14 afferenti all’Ambito Valle Brembana (Averara, Blello, Bracca, Branzi,Carona, Cassiglio, Cusio, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Ornica, Piazzolo, Santa Brigida, Vedeseta), 2 all’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè (Brumano e Fuipiano al Brembo), 2 all’Ambito Monte Bronzone - Basso Sebino (Parzanica e Viadanica), 1 all’Ambito Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve (Fino del Monte), 1 all’Ambito Alto Sebino (Fonteno), 1 all’Ambito Valle Cavallina (Bianzano), 1 all’Ambito Romano di Lombardia (Fara Olivana con Sola.

Le indicazioni di Ats Bergamo

«Per chi ancora non è vaccinato, è importante sottoporsi al vaccino, superando le resistenze ed i dubbi, avvalendosi di fonti scientifiche accreditate per avere informazioni scientificamente corrette sugli stessi - sottolinea Ats -. Pper chi ha completato il ciclo vaccinale con la seconda dose, e rientra tra i target che possono accedere alla terza dose, è necessario sottoporvisi tempestivamente in modo da mantenere l’adeguato livello di copertura immunitaria. Infine per i genitori di bimbi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni che hanno dubbi o timori riguardo al vaccino rivolto a questo target, parlarne con il proprio pediatra o consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità che, alla pagina “Vaccinazione anti Covid ai bambini: cosa sapere” che riporta tutte le principali informazioni scientifiche utili e offre risposte alle domande più frequenti, mettendo anche a disposizione materiale utilizzabile per poter affrontare con maggior cognizione e con più tranquillità la scelta di vaccinare il proprio bimbo». Da ultimo, ma non per importanza, «il Servizio Epidemiologico di Ats Bergamo ricorda che l’uso delle mascherine, in particolare delle Ffp2, rappresenta la principale barriera fisica indicata per ridurre le probabilità del contagio, prima contromisura efficace, insieme al rispetto delle misure di distanziamento, soprattutto a fronte di una variante che si trasmette facilmente come la Omicron, attualmente prevalente, e alle basilari misure di igiene (frequenti lavaggi delle mani, etc.). Anche se è stata riammessa la possibilità di non utilizzarle all’aperta, nei luoghi chiusi e con possibilità di contatto ravvicinato, rimane indispensabile usarle».

© RIPRODUZIONE RISERVATA