Coronavirus, cresce la rete solidale
In campo anche Gasperini - Video

Dal mondo dello sport a quello delle imprese. Si moltiplicano le donazioni per sostenere la battaglia contro in coronavirus.

Sono i nostri eroi e restano nel cuore di tantissima gente che anche ieri ha disposto la sua donazione. Medici, infermieri, operatori, amministrativi, insomma, il mondo degli ospedali. A questo mondo che resiste cercando di salvare più vite possibile ha pensato Italcementi il cui ad, Roberto Callieri, con una mail a tutti i dipendenti ha comunicato l’avvenuta donazione di 100.000 euro all’ospedale Papa Giovanni XXIII, invitando tutti i colleghi a prendere in considerazione l’opportunità di dare anche un proprio sostegno a questa o ad altre strutture.

L’ospedale cittadino è nel cuore anche dell’Atalanta: mister Gasperini ha pubblicato ieri un video nel quale invita a donare con Cesvi Onlus attraverso la piattaforma www.gofundme.com/f/emergenza-covid-cesvi-per-bergamo oppure con bonifico sul conto IT92R0311111299000000000095 o ancora chiamando il numero verde 800 036 036. Che la vittoria 4-3 sul Valencia – quella che ha fatto conquistare una storica qualificazione ai Quarti di finale di Uefa Champions League – fosse stata dedicata alla Bergamo che lotta contro il virus era noto, ma ieri Josip Iličić l’ha messo in chiaro una volta di più donando il «suo» pallone al Papa Giovanni XXIII «in segno di vicinanza, riconoscenza e affetto per quanto medici, infermieri e tutti coloro che sono coinvolti, stanno facendo per combattere un virus maledetto che sta stravolgendo le vite di noi tutti».

Le conviviali saltate

E se il Rotary club Bergamo ha aperto una sua sottoscrizione e deciso di devolvere il «risparmio forzoso» ottenuto dalle conviviali non effettuate fino ad ora per acquistare sui mercati turchi e cinesi di 200.000 mascherine Fpp1 50.000 mascherine Fpp3 e 20.000 kit per la realizzazione dei test, aprendo anche una sua sottoscrizione, c’è chi regala carburante a medici e infermieri.

È Ip che ha deciso di aiutare nei loro spostamenti i reparti più impegnati del Papa Giovanni XXIII, dello Spallanzani e Gemelli di Roma e del San Raffaele di Milano donando carte carburante per coprire gli spostamenti da e per l’ospedale dei lavoratori sanitari più impegnati nella lotta al virus.

Permetteranno di soddisfare il fabbisogno di mobilità di 50/60 persone per ogni istituto.

Quest’anno niente lanci per la festa di San Marco a Vertova: il consiglio direttivo della sezione Paracadutisti Valle Seriana ha infatti deciso di non effettuare le attività lancistiche, e di devolvere l’intero importo di spesa all’ospedale Papa Giovanni XXIII, «ringraziando di cuore tutto il personale sanitario che con grande sforzo e spirito di sacrificio sta lottando per noi».

A questo scopo anche un gruppo di cinque donne, mogli, mamme e nonne che fanno parte del gruppo hobbistico dell’associazione culturale «Le Muse» di Curno doneranno l’utile della vendita dei nostri manufatti del 2019 all’ospedale Papa Giovanni, «per sostenere il lavoro di tutte le persone che si prodigano instancabilmente nella struttura per curare chi si contagia dal coronavirus».

Dalla Germania all’Italia Herman Battaglia, fratello di un infermiere della rianimazione dell’ospedale Bolognini di Seriate, ha lanciato su gofundm.com la raccolta fondi «Coronavirus, aiutiamo terapia intensiva di Seriate». «Non posso essere vicino né a lui né alla sua famiglia – spiega Battaglia – e quindi ho deciso di dar loro una mano indirettamente tramite questa raccolta fondi». L’obiettivo di questa campagna è l’acquisto di presidi medici, dai più basilari (guanti, mascherine, occhiali) ai più tecnologici e necessari durante questa emergenza.

A fronte delle tante manifestazioni di sostegno, il direttore generale di Asst Bergamo Est, Francesco Locati, esprime il suo grazie. «Da quando l’infezione riconducibile a Covid 19 ha colpito con particolare intensità la provincia di Bergamo – afferma – abbiamo assistito al moltiplicarsi di manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’azienda e dei suoi dipendenti. Si tratta di iniziative che hanno la matrice più varia: soggetti operanti nel settore bancario, imprenditori, associazioni, volontariato, singoli cittadini, tutti quanti accomunati dalla volontà di sostenere in qualche modo l’Azienda in questo momento cosi impegnativo».

Denaro e materiale

Per incanalare questo «fiume» di solidarietà, sulla home page aziendale sono state pubblicate le informazioni necessarie a tutti coloro che intendono assicurare un’erogazione in denaro all’azienda. Non mancano poi iniziative finalizzate a recuperare materiale (per lo più, dispositivi di protezione individuale) utilissimo in questo momento in cui il suo consumo è veramente importante: «A tutti – spiega Locati – il ringraziamento mio personale e di tutti i dipendenti dell’azienda».

Anche realtà più piccole sono impegnate sul fronte della cura a malati Covid19: la Casa di Cura San Francesco ha lanciato una raccolta fondi dal titolo «Dona un respiro»: l’obiettivo è di sostenere con una libera offerta all’Istituto Suore Cappuccine di Madre Rubatto un ventilatore polmonare. Le coordinate per fare un bonifico sono Iban IT64S03032159000 10000228310 presso Banca Credem – filiale di Brindisi intestato a Istituto Suore Cappuccine di madre Rubatto , causale «Dona un respiro».

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