Coronavirus, ecco cosa fare a scuola
Le indicazioni del ministero dell’Istruzione

Ecco alcune utili indicazioni per la gestione degli studenti, dalla scuola dell’infanzia all’università.

Il Ministero dell’Istruzione ha diramato agli Uffici scolastici regionali e, attraverso questi, alle scuole, la circolare predisposta dal ministero della Salute con le «Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina». La circolare è stata pubblicata nel pomeriggio di sabato 1 febbraio sul sito del Ministero dell’Istruzione.

Le indicazioni del ministero sono state sollecitate nei giorni scorsi dal presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli in una lettera alla ministra Azzolina sul Coronavirus. «Ci sono alcuni casi di alunni/studenti che si sono recati in Cina di recente e questo sta alimentando l’insorgenza di timori diffusi. Le chiedo pertanto di diramare al più presto delle indicazioni precise affinché le scuole adottino comportamenti corretti e omogenei su tutto il territorio nazionale».

Per leggere la circolare basta cliccare qui.

Al fine di uniformare la gestione nell’ambito degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado», la circolare riporta «indicazioni di comportamenti caratteristici nelle diverse fasce di età.

Per tutti gli studenti universitari o di corsi equivalenti, che non rientrano in casi specifici, le indicazioni sono quelle mirate a prevenire le comuni infezioni delle vie respiratorie: «Lavarsi le mani; coprire le vie aeree quando si tossisce e starnutisce; in caso di utilizzo di fazzolettini di carta, una volta utilizzati, vanno gettati. Porre particolare attenzione all’igiene delle superfici; evitare contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali».

Per gli studenti universitari che sono rientrati dalla Cina nelle ultime 2 settimane, invece, è previsto inoltre di «monitorare la eventuale insorgenza di sintomi come tosse, febbre, difficoltà respiratorie; in caso di insorgenza di sintomi chiamare il 1500 o i centri regionali di riferimento; proteggere le vie aeree con mascherina; evitare contatti stretti fino alla definizione della situazione sanitaria da parte del personale sanitario».

Per gli studenti universitari ai quali è stato comunicato dall’autorità sanitaria, o che sono venuti in altro modo a conoscenza, di aver effettuato un viaggio insieme ad un paziente infetto da coronavirus - con qualsiasi tipo di trasporto - e/o di aver coabitato con un paziente infetto, entro un periodo di 14 giorni, la circolare prevede di «telefonare tempestivamente al 1500 o ai centri di riferimento delle regioni, per le misure di sorveglianza, ove non siano state già adottate dall’autorità sanitaria».

Per quanto riguarda, poi, studenti e bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia, le scuole primarie e secondarie, la circolare - oltre a confermare le indicazioni già fornite per gli studenti universitari - suggerisce che «gli adulti facenti parte del personale scolastico (docente e non) prestino particolare attenzione a favorire l’adozione di comportamenti atti a ridurre la possibilità di contaminazione con secrezioni delle vie aeree, anche attraverso oggetti (giocattoli, matite, etc.)».

Infine la circolare sconsiglia i viaggi di studenti verso le aree colpite e, nel caso in cui siano già iniziati, prescrive di attenersi ad alcune indicazioni: «evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi; evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori; lavare frequentemente le mani». Per qualsiasi necessità si consiglia poi di contattare l’Ambasciata o il Consolato. Inoltre: «qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Tali indicazioni sono da ritenersi valide anche per docenti, ricercatori e personale universitario».

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