Coronavirus, tre casi in Messico
C’è anche un bergamasco

Sono tre i casi di coronavirus confermati in Messico, il secondo Paese latinoamericano a essere colpito dall’epidemia dopo il Brasile.

Tutte e tre i pazienti, due uomini da Città del Messico e uno da Sinaloa, provenivano dal nord Italia, ha confermato il ministero della Sanità, notizia riportata da Ansa. «È probabile che tutti e tre siano stati infettati dalla stessa persona», ha detto Jose Luis Alomia, il direttore generale dell’epidemiologia. Un alto funzionario al ministero della Sanità, Hugo Lopez-Gatell, ha detto che uno dei pazienti, un 35enne, «ha una malattia lieve» con sintomi simili al raffreddore. È giovane, per cui i rischi sono bassi».

Il secondo paziente, un giovane di 41 anni rientrato da Bergamo, è in isolamento in un hotel a Sinaloa. Mentre un 59enne, pure rientrato dal nord Italia, è ricoverato in un ospedale, ma le autorità non hanno voluto dire dove. Altri due casi sospetti di coronavirus sono al momento sottoposti ad analisi nello stato di Guanajuato e uno nella regione nord-occidentale di Durango.

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