Covid, in Lombardia un contagiato su dieci fa il bis: tasso di reinfezione al 9%

Il dato Stanno aumentando le positività dopo una precedente guarigione. Buzzetti: «Il virus muta ed è per questo che ci si reinfetta».

Potrebbero chiamarlo «Covid-bis». Perché il fenomeno, in effetti, inizia ad assumere proporzioni decisamente significative: q uasi un contagio su dieci in Lombardia è oggi classificato come «reinfezione», cioè come una nuova positività dopo una precedente guarigione dall’infezione. Un report elaborato dalla Regione nei giorni scorsi indica infatti che il tasso di reinfezione si attesta al 9%, in costante crescita: nella seconda metà di marzo oscillava attorno al 5%, a metà aprile si viaggiava intorno al 7%, ora si sfiora il 10%. Un dato, quello lombardo, che appare tra l’altro superiore alla media nazionale, stimata invece al 5%.

«La traiettoria verosimile della pandemia è che continuerà a scendere fino alla fine dell’estate per poi risalire in autunno»

«Il dato delle reinfezioni è interessante – riflette l’epidemiologo Roberto Buzzetti, esperto di statistica medica e già direttore dell’Ufficio epidemiologico dell’allora Asl di Bergamo -: è la conferma che i ragionamenti sull’immunità di gregge hanno ormai poco senso, perché quello è un obiettivo non raggiungibile per quanto riguarda il Sars-CoV-2. Non solo ci si contagia ancora, ma in alcuni casi ci si contagia più volte. Questo virus muta, ed è per questo che ci si reinfetta: il suo comportamento è in parte simile a quello dell’influenza, anche se è ancora presto per averne certezza. La traiettoria verosimile della pandemia è che continuerà a scendere fino alla fine dell’estate per poi risalire in autunno».

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