Dal 3 giugno vaccini senza il criterio d’età. Si inizia anche sui luoghi di lavoro

Dal 3 giugno sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età.

Giugno sarà il mese del passaggio a una campagna di vaccinazione di massa contro il coronavirus. Grazie alla disponibilità di dosi - circa 20 milioni - e all’allargamento della platea di chi si può sottoporre a vaccinazione, tutti potranno vaccinarsi.

La data fissata dal commissario straordinario Francesco Figliuolo è il 3 giugno, quando saranno eliminate le fasce d’età, cosa in parte già vista per gli «Open day» organizzati in alcune regioni. Venerdì 28 maggio, il Comitato per i medicinali ad uso umano dell’European medicine agency (EMA) ha raccomandato l’utilizzo del vaccino Pfizer / BioNTech nella fascia d’età tra i 12 e i 15 anni. Dopo l’autorizzazione dell’Aifa quindi, un’altra fetta di popolazione potrà essere vaccinata, visto che in precedenza il vaccino Pfizer era stato autorizzato a partire dai 16 anni di età in su. Questo permetterà di abbattere ulteriormente la circolazione virale e di iniziare il nuovo anno scolastico con più sicurezze. A settembre, l’azienda ha programmato di richiedere l’autorizzazione anche per le fasce 2-5 e 5-11 anni.

Dal 3 giugno si inizierà a vaccinare anche sui luoghi di lavoro. L’Inail ha individuato 27 settori considerati più a rischio in cui sono impiegati oltre 11,5 mln di lavoratori. Di questi, 4,7 mln sono già stati vaccinati (in parte o totalmente), mentre più di 6,8 mln devono ancora ricevere una dose. Sempre nel mese di giugno verranno coinvolte le farmacie, con alcune regioni che si sono mosse prima di altre e sono già pronte a cominciare. Ad oggi, il 37% della popolazione (poco più di 22 milioni di persone) ha ricevuto una dose di vaccino, mentre il 19,27% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale (poco meno di 11,5 milioni di persone). Negli ultimi due giorni le somministrazioni si sono mantenute sopra quota 560mila, ma il ritmo può ulteriormente aumentare con le nuove consegne: nei prossimi giorni verranno consegnate 8,5 milioni di dosi che completeranno le forniture dei 17 milioni previsti a maggio, in attesa delle consegne di giugno che saranno ancora più corpose.

Riguardo le categorie prioritarie, restano ancora da vaccinare circa 1,5 milioni di over 70 che non hanno ricevuto neanche una dose. Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), tra i paesi dell’Unione Europea e dello Spazio economico europeo il 43,5% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 19,5% ha completato il ciclo vaccinale.

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