Decolla il «co-working solidale»
Si allarga ad Almè e San Giovanni

Decolla il «co-working solidale» in Bergamasca. Il primo passo, a giugno del 2014, è stato un accordo tra la cooperativa sociale Aeper, il Patronato San Vincenzo, la Cgil, l’Acli e Imprese&Territorio.

Le prossime esperienze partiranno ad Almè (inaugurazione il 3 dicembre, al centro i temi «green») e a San Giovanni Bianco (in uno spazio messo a disposizione dallo Spi-Cgil: ci ruoteranno una quindicina di persone). Già all’opera sono invece le realtà di Trescore, in spazi dell’Acli, il «FabLab» del Patronato, e il «Nestwork» avviato con l’ausilio del Comune di Alzano e della cooperativa San Martino.

Tutti insieme per sviluppare un’idea innovativa: creare spazi condivisi di lavoro, in cui le competenze possano mescolarsi e le persone trovare opportunità per crescere e poi spiccare il volo in autonomia.

Il progetto «P@sswork» punta in particolare a giovani eccellenze, ragazzi «Neet» (che non studiano, né lavorano), ma anche donne. Oggi, già alcune di decine di lavoratori sono stati coinvolti: si tratta in prevalenza di giovani, ma ci sono anche adulti che costruiscono un percorso per rientrare nel mercato del lavoro.

Un tema cruciale è il legame con il territorio, a cui si chiede ospitalità attraverso «la ricerca di locali inutilizzati, che vengano messi a disposizione dagli enti pubblici o dai privati – spiega dalla Cgil Marco Toscano –. Come restituzione, questi lavoratori possono mettere le loro competenze a disposizione del territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA