«Dobbiamo muoverci il meno possibile»
Arcuri: ospedali e pronto soccorso affollati

«Dobbiamo dire la verità agli italiani. Non abbiamo mai sottovalutato il problema in questi mesi, sapevamo che c’era una tempesta nel mondo e che prima o poi sarebbe arrivata da noi». Così il commissario Domenico Arcuri. «Spero di non ascoltare mai più appelli a non usare le mascherine o dichiarazioni sulla morte del virus o sulla necessità di mettere fine allo stato di emergenza», ha detto ancora Arcuri.

Arcuri ha dato i numeri della terapia intensiva in Italia: «Abbiamo 8.488 posti letto attivabili in terapia intensiva, in questo momento le forniture che abbiamo garantito alle Regioni consentono ai malati non di Covid di essere più curati meglio rispetto a prima dell’emergenza»ha spiegato il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, nel corso della conferenza stampa di giovedì 29 ottobre. «Siamo in un dramma, non è il momento delle polemiche» ha aggiunto «oggi è il momento di dire la verità agli italiani, non abbiamo mai sottovalutato il problema in questi mesi, sapevamo c’era una tempesta nel mondo e prima o poi sarebbe arrivata da noi. Stiamo facendo ogni sforzo e siamo pronti a dialogare con tutti». E la preoccupazione è sugli ospedali: «In questo momento non abbiamo un problema di affollamento nelle terapie intensive ma abbiamo un grave problema di affollamento negli ospedali e nei pronto soccorso».

Sulla scuola «al momento non risulta che faccia crescere il numero dei contagi, la scuola è una dei luoghi più protetti grazie agli sforzi fatti. È la mobilità che aumenta i contagi» ha continuato e ha parlato anche di mascherine: «Spero di non sentire più appelli a non usare più la mascherina, al fatto che il virus è morto, e a richieste di cancellare lo stato di emergenza fino a che questa emergenza non finirà». Sempre sulle scuole ha aggiunto: «da lunedì avremo una capacità di fare 200 mila tamponi molecolari, e almeno altri 100 mila test molecolari antigenici, da lunedì faremo uno screening ad almeno 300 mila italiani al giorno».

«Noi dall’inizio dell’emergenza abbiamo distribuito 1 miliardo e 606 milioni di dispositivi di protezione gratuiti, dal 14 settembre, unico paese al mondo, abbiamo distribuito 552 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole, confidiamo con forza di continuare ad assicurare la frequentazione delle scuole in presenza in tutta Italia» sono i numeri forniti.

Con un appello: «Le ultime misure del governo hanno il fine di raffreddare la curva dei contagi, per far decelerare l’impeto di crescita di questa curva. Credo che serva qualche altro ingrediente: un nuovo patto di responsabilità ritrovata. Serve un sacrifico ulteriore: dobbiamo tutti muoverci il meno possibile» ha aggiunto: «L’80% dei contagi avviene nelle famiglie, ma qualcuno nelle case il virus lo porta».

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