Dopo la vittoria del concorso - Foto
Via al restauro della «Fontana del Delfino»

L’opera d’arte bergamasca aveva vinto un concorso il cui premio era il restauro.

404.905 voti on line per sostenere il restauro della Fontana del Delfino. In un solo mese (dal 9 settembre al 9 ottobre), grazie al mondo del web, si è scatenata un’appassionante gara a favore del patrimonio artistico italiano. L’idea della campagna prende ispirazione dal prodotto stesso: come Sanex protegge la pelle liberandola dagli ingredienti chimici non necessari, si è pensato di proteggere anche la “pelle” delle nostre statue liberandola dagli effetti dell’inquinamento e riportandole alla loro naturale bellezza. Il blu di Sanex ha percorso le città di Torino, Milano, Monza, Bergamo, Parma, Firenze, Roma ed Amatrice coinvolgendo alla fine quasi un milione di voti. Un risultato ben oltre le aspettative che sta a testimoniare quanto l’arte e la cultura siano oggi argomenti di grande interesse. Restaurare un’opera d’arte per farla tornare all’originale splendore oltre ad essere un gesto molto apprezzato rappresenta un messaggio concreto, un impegno che unisce e che mette in evidenza una grande sensibilità sia da parte dell’azienda che decide di sostenerlo sia delle persone.

A fare festa è la Città di Bergamo che, grazie alla risonante campagna di sensibilizzazione al voto promossa in primis dall’Amministrazione Pubblica, ad iniziare primi fra tutti il Sindaco Giorgio Gori e gli Assessori Nadia Ghisalberti e Marco Brembilla, beneficia di questo intervento che riporterà all’originale splendore una tra le più importanti fontane situata in un angolo molto caratteristico, snodo tra la città bassa e la città alta.

«Ridare vita ad un’opera d’arte è un’azione positiva non solo per l’azienda che decide di sponsorizzare il restauro, ma per il Comune e le istituzioni stesse “ con queste parole, Riccardo Ricci Vice President e General Manager di Colgate-Palmolive Southern Europe descrive il progetto Sanex Libera L’Arte. “Questa campagna di comunicazione, alla quale i media, i social e il web hanno dato ampio risalto, è la dimostrazione di un nuovo approccio dove il rapporto diretto tra comunità locali, consumatori e aziende private si tramuta in un concreto contributo alla valorizzazione del patrimonio artistico del nostro Paese. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al progetto e che continuano ad impegnarsi per la sua buona riuscita; in primis il Comune di Bergamo, Fondaco Italia e Lares Restauri.»

Grande soddisfazione per l’inizio del restauro dagli assessori alla Cultura Nadia Ghisalberti e ai Lavori Pubblici Marco Brembilla: «Esprimiamo grande riconoscenza a Sanex per l’intervento sulla Fontana del Delfino posta in uno degli angoli più suggestivi di Bergamo, un impegno concreto nella valorizzazione del patrimonio artistico della nostra città in uno degli angoli più suggestivi di Bergamo. Grazie anche a tutti i cittadini che con oltre 400 mila ci hanno fatto vincere la competizione e dato visibilità a quest’opera del 1526 ancora poco conosciuta».

«Bellissima, avvincente ed emozionante con queste parole, Enrico Bressan Presidente di Fondaco Italia, descrive il progetto sostenuto da una partecipazione oltre le più rosee aspettative a conferma che i beni culturali del nostro Paese rappresentano un collante e punto d’incontro di tutti gli italiani. Bello e significativo che i giovani manager della branch italiana di un gruppo leader a livello mondiale come Colgate-Palmolive abbiano pensato ad una modalità di comunicazione valoriale per associare il lancio di un nuovo brand in Italia. Un gran bel segnale così come impeccabile la collaborazione con il Comune di Bergamo sin dall’inizio. Un dovuto ringraziamento ad entrambi».

Il restauro viene realizzato dalla Lares di Venezia, ditta tra le più qualificate in Italia che vanta un curriculum pluridecennale.

Cenni storico-artistici

La Fontana del Delfino, nota anche come Fontana del Pignolo è ispirata a note fontane monumentali delle città d’arte di Roma e Firenze. Luigi Angelini nel suo studio sulle fontane di Bergamo scrive ‘L’opera è di considerevole eleganza di proporzioni e di nobile fattura plastica: la movenza del tritone sul delfino, nella difficile commistione di tre code, è resa dai vari punti di veduta con la sicura abilità di ottimo artista’.

Il 26 marzo 1774 fu sottoscritto l’accordo per l’avvio ai lavori per la costruzione della Fontana del Delfino, l’ideatore del progetto fu lo scultore Antonio Gelpi. La fontana vera e propria venne installata a partire dal 27 luglio, in modo da essere consegnata nel mese di agosto, ossia il termine stabilito.

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