È morto a cento anni Trento Longaretti
Se ne va un pezzo di storia - Foto e Video

Il mondo dell’arte in lutto. Era nato a Treviglio il 27 settembre del 1916. Bergamo lo aveva festeggiato per i cento anni con una serie di iniziative. Era ricoverato alla Clinica San Francesco da qualche giorno ed è stato trasferito all’Hospice di Bergamo dove la mattina di mercoledì 7 giugno è morto. I funerali avverranno sabato 10 giugno alle 10 nel Duomo di Bergamo in Città Alta.

È morto per complicazione dovute all’età mercoledì mattina all’Hospice di Bergamo, il maestro trento Longaretti. Aveva compiuto il settembre scorso 100 anni. Negli ultimi tempi era ricoverato alla Clinica San Francesco. Il mondo dell’arte e Bergamo in lutto per la morte di uno dei suoi rappresentanti più significativi che ha attraversato la storia dell’arte di un secolo.

Il padre Alessandro, di professione fabbro, scelse di chiamare i propri figli con nome patriottici, e Trento, nono figlio di tredici, avrà una sorella di nome Trieste e un fratello Vittorio; sarà la sua insegnante delle elementari a scoprirne il talento facendogli fare piccoli disegni che tratteneva, il primo disegno conservato dall’artista risale al 1922 .

Dopo i primi studi è a Milano, al Liceo e poi all’Accademia di Brera, dal 1931 al 1939. Gli è maestro Aldo Carpi per cinque anni, con il quale instaurerà un forte legame.

Nel 1939, deve lasciare la scuola a Brera per adempiere agli obblighi militari della Seconda guerra mondiale, viene mandato prima in Slovenia, poi in Sicilia e nel 1943 in Kosovo, numerosa è la raccolta di disegni e schizzi eseguiti durante questa sua esperienza bellica. I suoi modi d’artista si ritrovano nel filone della rivista Corrente, insieme a Morlotti, Guttuso, Sassu e Vedova.

Nel 1948, 1950 e 1956 partecipa di nuovo alla Biennale veneziana. Nel 1952 espone alla Quadriennale di Roma. Ecco l’ultima intervista che aveva rilasciato a Emanuele Roncalli .

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Nel 1953 vince il concorso per la cattedra di pittura all’Accademia Carrara di Bergamo, succedendo ad Achille Funi. Dirige l’Accademia fino al 1978, incarico che lascia di sua volontà. Il suo percorso d’artista che raccoglie un’ampia fascia di anni dal 1937 al 2016, permette di raccontare in modo emozionante la storia e gli incontri di una vita, dall’infanzia, in particolare l’esperienza del periodo bellico e della sofferenza di un popolo ebraico, che il pittore vede sempre in cammino, sono un elemento importante della sua attività artistica. I funerali avverranno sabato 10 giugno alle h 10 presso il Duomo di Bergamo in Città alta.

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