False recensioni online, linea dura
Amazon porta in tribunale cinque siti

Quello delle finte recensioni è un problema diffuso nei portali web che vendono prodotti e servizi. Amazon ha deciso di intraprendere la linea dura, portando in Tribunale chi le produce. Negli ultimi mesi sono partite due azioni legali.

L’azienda, dopo la denuncia dello scorso ottobre contro mille persone, ha intrapreso una nuova azione legale. Stavolta nel mirino sono finiti cinque siti web, accusati appunto di sfornare recensioni finte per «spingere» le vendite di determinati prodotti: in pratica, i venditori interessati a pubblicizzare i propri articoli pagano una cifra concordata e in cambio i siti commissionano a falsi clienti l’incarico di redigere recensioni positive, facendo salire le quotazioni dei prodotti.

«Una piccola minoranza di venditori e produttori tenta di ottenere un vantaggio sleale creando recensioni false, fuorvianti e non autentiche per i loro prodotti su Amazon.com – si legge sulla denuncia –. Benché piccole nel numero, queste recensioni rischiano di minare la fiducia dei clienti, e la stragrande maggioranza dei venditori e produttori posizionati su Amazon, offuscando in tal modo marchio di Amazon».

I siti coinvolti sono Amazonverifiedreviews, Paidbookreviews, Amazonreviewstar, Buyamazonreviews, e Reviewconnections. In quest’ultima azione legale, Amazon vuole dimostrare che quel tipo di servizi violano una serie di norme e atti (Lanham Act, Anticybersquatting Consumer Protection Act, Washington Consumer Protection Act, e Washington Common Law).

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