Gallera: nessun magheggio nei dati
«Zone rosse? Abbiamo agito con rigore»

«Oggi i tracciamenti e i tamponi in regione Lombardia vengono fatti in maniera molto tempestiva e molto approfondita». Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera a Mattinocinque.

Alla domanda se «non ci sono magheggi sui dati» l’assessore ha risposto: «Non ci sono magheggi nei dati perché c’è un sistema nazionale che è stato voluto e definito con un decreto del ministro della Salute e che porta tutte le Regioni a inviare dati che sono molto specifici, approfonditi e puntuali. E se l’Istituto superiore della Sanità evidenzia la correttezza delle Regioni e anche di Regione Lombardia vuol dire che ha fatto degli approfondimenti. E i nostri dati sono stati chiari e lineari sin dal primo giorno».

«Abbiamo sempre agito al meglio delle nostre possibilità, arriverà il momento in cui si rifletterà su tutto a mente serena. Abbiamo sentito ingigantire qualunque cosa veniva fatta. Partiamo da un assioma che la scienza non ci ha dato un’indicazione chiara, precisa e puntuale su cui agire. Abbiamo avuto fior di esperti che dicevano tutto e il contrario di tutto nella stessa giornata» ha proseguito Gallera: «In Lombardia è esplosa una vera e propria bomba che ha trovato tutti impreparati, il mondo occidentale è stato impreparato - ha sottolineato -. Ricordiamo le immagini di quello che è successo in altre nazioni che avevano già l’esempio di quello che era successo in Lombardia. In Spagna, Stati Uniti e Gran Bretagna. Abbiamo gestito una bomba atomica mettendo in campo tutte le nostre capacità per salvare la vita alle persone. Lasciamo che poi che la scienza e i tecnici approfondiscano quello che abbiamo fatto rimettendoci alla loro valutazione»

L’assessore al Welfare parla anche della mancata zona rossa di Alzano e delle indagini in corso: «È stata fatta una polemica assurda, noi abbiamo fatto ciò che doveva essere fatto, cioè informare e agire sugli organi competenti in maniera anche diretta nei confronti del Comitato tecnico scientifico, del Ministro, del Presidente del consiglio, perché chi doveva assumere delle decisioni le assumesse. Il Governo ha poi deciso di traslare di qualche giorno e di fare una zona arancione su tutto il territorio regionale, il 7 veniva bloccato lo spostamento da un comune con l’altro» ha proseguito Gallera durante un’intervista radiofonica a Rtl 102.5: «Noi abbiamo fatto ciò che dovevamo fare e siamo stati i primi e gli unici in maniera rigorosa, perché ricordiamoci che in quei giorni c’erano molti amministratori locali che sminuivano, che dicevano che era poca roba, che non bisognava fare zone rosse, che bisognava far ripartire le città, gli unici che hanno avuto atteggiamento rigoroso da sempre a poche ore da quello che era successo è stata Regione Lombardia. Che anche questo venga travisato è paradossale».

«Mi sembra che gli attacchi e le critiche smodate non tengano conto del grande lavoro fatto e delle difficoltà che abbiamo trovato, un po’ di amarezza ce l’ho - aggiunge -. Io ho sempre dato tutto al servizio degli altri, è la mia storia personale, però io voglio continuare a lavorare, abbiamo un obiettivo più importante che è quello di evitare che quello che è successo succeda ancora. Spero che quando si calmeranno le acque possa emergere la serietà del lavoro che abbiamo fatto in maniera più limpida di come qualcuno cerca oggi di rappresentarlo».

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