Gas e luce, aumenti del 40-50%: accordo con Enel per rateizzare le bollette

Rincari Busi (Adiconsum): «Leggere i contatori e limitare i consumi». Perria (Federconsumatori): «Raggiunta intesa per dilazionare i pagamenti».

Parole d’ordine: verificare, rateizzare, risparmiare. Fa paura l’arrivo delle bollette di energia elettrica e gas, dopo gli annunciati rincari dovuti prima alle tensioni e ora alla guerra in Ucraina. Come per i carburanti, gli aumenti già registrati negli ultimi mesi rischiano di non fermarsi, creando seri problemi alle famiglie, ma anche alle aziende e ai commercianti. I conti sono più salati, ormai lo stiamo verificando tutti, man mano arrivano le bollette: rispetto a quest’autunno, gli importi da pagare sono lievitati in media del 40-50%, con punte del 100% per quel che riguarda il riscaldamento.

Come ridurre l’impatto

E mentre Federconsumatori e altre associazioni hanno siglato un accordo con Enel/Servizio Elettrico Nazionale per una rateizzazione dei pagamenti delle fatture emesse dal 1° gennaio al 30 aprile fino a 12 mes i - e dunque a condizioni ancora più vantaggiose rispetto a quelle previste a fine dicembre dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) - le associazioni provano a indicare le strade possibili che gli utenti possono percorrere per ovviare, almeno in parte, alla risalita pressoché inarrestabile dei prezzi.

Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo: «Bisogna imparare a leggere i contatori e verificare che il prezzo pagato in bolletta sia riferito ai consumi effettivi e non a quelli presunti»

Innanzitutto, è bene armarsi di un po’ di pazienza e iniziare a fare qualche verifica: «Bisogna imparare a leggere i contatori – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo –, e verificare che il prezzo pagato in bolletta sia riferito ai consumi effettivi e non a quelli presunti. Ci sono due possibilità: o si comunicano le rilevazioni del contatore al gestore, o si procede a una verifica quando arriva la bolletta. Certo, nel caso in cui si paga in base ai consumi presunti, vengono emesse le bollette di conguaglio, che però sono difficilmente interpretabili. Per questo, sarebbe sempre meglio controllare prima».

Il mercato è fuori controllo: in Italia ci sono oltre 700 gestori (in Francia ce ne sono 7), «e bisognare fare molta attenzione – dice ancora Mina Busi –, perché quelli davvero affidabili sono sei o sette. Molti di quelli più piccoli hanno fatto ai loro clienti proposte troppo basse e sono falliti in poco tempo perché non sono stati in grado di sostenere quei prezzi. Altri hanno imposto modifiche ai contratti dopo pochi mesi, aumentando le tariffe anche in maniera sconsiderata». Dunque, meglio affidarsi sempre alle compagnie più strutturate, le uniche con le quali si può provare anche a contrattare il prezzo della fornitura: «È possibile chiamare il proprio gestore e contrattare prezzi fissi per un determinato periodo di tempo – prosegue la presidente di Adiconsum –, anche se si ha un contratto nel mercato tutelato. Detto questo, è necessario anche imparare a risparmiare in altro modo, limitando i consumi. La riduzione delle accise e il taglio degli oneri di sistema vanno bene, ma da soli purtroppo non bastano».

«È possibile chiamare il proprio gestore e contrattare prezzi fissi per un determinato periodo di tempo, anche se si ha un contratto nel mercato tutelato»

Bollette alla mano, gli aumenti per una famiglia di 2-3 persone possono arrivare, secondo le associazioni dei consumatori, fino a un esborso di 2mila euro all’anno, compresi carburanti e generi alimentari, «i cui rincari – conclude Mina Busi – dipendono anche da quelli dell’energia elettrica e delle materie prime, e si ripercuotono sempre sul consumatore finale».

Corsa a rateizzare

La prospettiva è ancora negativa e lo conferma anche Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo: «La guerra sta creando sempre più tensioni, e ormai i suoi effetti sono alle porte – dice –. La situazione è critica e stiamo ricevendo tante richieste di aiuto da parte delle persone. L’accordo che abbiamo raggiunto con Enel/Sen consente di chiedere una rateizzazione delle bollette senza che venga richiesto un acconto del 50%, né è previsto un importo minimo di rata. Stiamo lavorando davvero per ammortizzare, sul fronte dei pagamenti, le batoste che sono in arrivo per le famiglie, soprattutto ora che siamo nel pieno della fornitura di gas».

Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo: «La guerra sta creando sempre più tensioni, e ormai i suoi effetti sono alle porte»

L’accordo prevede inoltre che non siano applicati interessi di mora o interessi di dilazione. Inoltre, grazie ai canali dedicati alle associazioni, sarà possibile valutare con il gestore anche soluzioni che rispondano alle esigenze specifiche degli utenti. Sarà aperto infine un tavolo di confronto sui temi legati al caro energia al quale Enel si è impegnata a sedersi insieme alle associazioni per monitorare la situazione e, nel caso, per modificare l’accordo.

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