Gori: ci aspettavamo qualcosa di più
«Imprese mettano motore al minimo»

«Avevamo chiesto un passo più deciso di quanto deliberato, questa decisione riguarda i pubblici esercizi che già nelle nostre zone aveva autodeterminato la chiusura: quello che resta aperto è ancora tutta l’attività di lavoro. Forse ci aspettavamo qualcosa di più».

Lo ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, a Circo Massimo su Radio Capital: «Credo ci sia uno spazio per la coscienza degli imprenditori, datori di lavoro e degli stessi lavoratori. Ci sono dei settori che non possono chiudere, però è diverso da come è uscito il decreto: ci aspettavamo che si metteva il motore dell’economica al minimo necessario».

«La città di Bergamo da giorni è deserta, non ho notizia di episodi di chi si è riunito in gruppo - ha aggiunto -: quello che fatico a capire è quale sia il livello di attenzione e comprensione da parte delle imprese. Mi sento di rivolgere un appello di responsabilità, che si mettano la mano sul cuore e decidano cosa fare, se la cosa più importante è la salute dei propri lavoratori mettano il motore al minimo, ci vuole un po’ di senso civico anche da parte di chi fa impresa».

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