«Grazie alla raccolta fondi per l’Ucraina progetti per l’integrazione»

La sottoscrizione Si è chiusa un’altra settimana per la raccolta fondi «Un aiuto per l’Ucraina» che, dopo aver raggiunto il traguardo del milione di euro, continua a ricevere ogni giorno nuove donazioni, raccogliendo all’incirca altri 100mila euro.

La sottoscrizione promossa dalla Caritas con L’Eco di Bergamo e la Fondazione della Comunità Bergamasca si è allargata anche ad istituzioni, enti, ordini professionali ed associazioni: al momento ne fanno parte Ascom, Bergamonews, Confindustria, Confcooperative, Università, Ance, Fondazione Mia, il Consiglio Notarile di Bergamo, il Consorzio dei Pasticceri Artigiani e gli Ordini dei consulenti del lavoro e dei commercialisti.

I primi soldi sono stati destinati nei giorni scorsi alle strutture che hanno accolto le prime famiglie in arrivo dall’Ucraina a fine febbraio. Solo la Caritas, attraverso il Seminario e il monastero Matris Domini di Bergamo ha dato ospitalità ad oltre 200 persone.

Nel frattempo dalla tutta la provincia sono arrivate offerte di accoglienza sia dalle comunità religiose e parrocchiali che dai privati, che hanno messo a disposizione 185 appartamenti, molti dei quali sono già stati occupati. Ma saranno tante anche le attività che verranno finanziate con i soldi raccolti dalla sottoscrizione grazie alla generosità dei bergamaschi: dai progetti d’integrazione sul territorio, fino alle attività della Caritas internazionale che opera ai confini con l’Ucraina.

Nuove iniziative di solidarietà

La Fondazione della Comunità Bergamasca sta mettendo a punto diverse iniziative: «Nei prossimi giorni presenteremo le prime attività che andremo a sostenere soprattutto a favore dei più giovani – ha detto il presidente della Fondazione, Osvaldo Ranica –. Trasformeremo queste risorse non in sussidi ma in progetti per favorire l’integrazione tra profughi e comunità bergamasca e raccogliere frutti comuni da uno sforzo collettivo».

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