Il Bergamo Science Center
apre le porte alle start up - Video

Iniziative e «aperitivi informativi» con TAG#inTheCity per conoscere startup digitali e innovative del panorama nazionale ed europeo.

TAG#inTheCity, lo spazio di coworking promosso da Talent Garden Bergamo e Banca Popolare di Bergamo e il CYFE – Center For Young and Family Enterprise, il Centro d’Ateneo dell’Università degli Studi di Bergamo promotore della Business Plan Competition Start Cup Bergamo, avviano con BergamoScienza una collaborazione che porta al Bergamo Science Center – i nuovi locali dell’Associazione BergamoScienza in piazzale Alpini – alcuni eventi ed iniziative dedicate allo start up d’impresa.

«Aperitivi Informativi» by TAG#inTheCity dedicati a conoscere startup digitali e innovative del panorama nazionale ed europeo (tra cui Made For School, Tourizan, AirB&B), e la presentazione della TAG Innovation School di Alessandro Rimassa con il Master di formazione sul digitale in collaborazione con il Sole24Ore. «Il Bergamo Science Center ha tutte le carte in regola per accreditarsi come luogo ideale per parlare di innovazione, tecnologia, startup, e per far incontrare alcune tra le realtà più innovative del mercato ad un pubblico giovane e dinamico», dichiara Alberto Trussardi, Founder di Talent Garden Bergamo.

Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo evidenzia: «TAG#InTheCity è il risultato tangibile di un dialogo e di una sinergia continua tra significativi protagonisti istituzionali ed economici del territorio che, insieme, promuovono e sostengono una formula e un progetto imprenditoriale vincente. Un esempio di come il “fare rete” sia la strada giusta per stimolare l’intraprendenza, energie vitali e dare fiducia e opportunità a chi, in questo caso, ha uno spiccato orientamento all’imprenditorialità, sapendo guardare al nuovo, alla sperimentazione, all’innovazione in ogni sua forma con particolare focalizzazione su quella digitale. Quell’innovazione digitale che fa parte di una specifica strategia di Banca Popolare di Bergamo e ancor prima del Gruppo Ubi. Investiamo nella ricerca e nello sviluppo tecnologico importanti capitali e risorse che portano alla realizzazione di prodotti e servizi all’avanguardia studiati per soddisfare le esigenze di oggi e di domani, che riscontrano un crescente apprezzamento dei nostri clienti e degli operatori del settore».

NOW ON al #BergamoScienceCenter TAG #inthecity Center for Young and Family Enterprise (CYFE)UBI Banca Start Cup Bergamo Made for School e con il Sindaco Giorgio Gori

Pubblicato da Bergamo Scienza su Sabato 27 febbraio 2016

«Compie poco più di un anno – aggiunge – l’app UBI PAY, la prima in Europa: un metodo innovativo per gestire i pagamenti in assoluta sicurezza e trasparenza che appena nato si è aggiudicato il primo posto nella categoria Servizi Digitali Finanziari – MF Innovazione Award 2014 e proprio qualche giorno fa il Premio Nazionale per l’Innovazione (c.d. “Premio dei Premi”) conferitoci direttamente dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini. Una gratificazione che riconosce la capacità di UBI Banca di aver saputo innovare le modalità di pagamento attraverso i cellulari di ultima generazione per creare un mercato e crescere le modalità alternative di pagamento cashless, promuovendo ed educando all’utilizzo di questi nuovi servizi. Un riconoscimento quest’ultimo che, negli ultimi tre anni, ci viene conferito per la seconda volta: nel 2013 il “Premio dei Premi” ci venne assegnato per il Social Bond Ubi Comunità, strumento finanziario definito concreto ed efficace».

«BergamoScienza è da sempre interessata a ciò che ruota attorno all’innovazione» – dichiara Mario Salvi, Presidente di BergamoScienza. «Per innovare – continua Salvi – è necessario sperimentare. Il Bergamo Science Center nasce anche per sperimentare offrendo un luogo in cui si fa, si respira e si condivide innovazione. Il nostro legame con i temi dello startup d’impresa ha radici solide. BergamoScienza sostiene e partecipa sin dalla prima edizione alla Start CUP Bergamo, la business Plan Competition dell’Università degli Studi di Bergamo, giunta quest’anno alla 7a edizione, che stimola decine di giovani nel generare idee d’impresa innovative, e che li supporta nel trasformare l’idea in una vera startup, contribuendo allo sviluppo economico e culturale del territorio e diffondendo la cultura d’impresa».

La partnership con il CYFE porta al Bergamo Science Center alcuni appuntamenti che si inseriscono nel percorso di Start Cup Bergamo, tra cui un evento formativo sull’elevator pitch – il «discorso dell’ascensore» capace di catturare l’attenzione di potenziali investitori e convincerli, in pochissimi minuti, a scommettere sull’idea d’impresa –, alcuni giochi imprenditoriali dedicati alle scuole superiori, e il «Wannabe…» workshop, un momento di orientamento in cui si coinvolgono giovani (e meno giovani) in merito a ciò che vorrebbero fare dal punto di vista professionale, finito il percorso di studio, che si pone in preparazione al fine settimana dedicato a Startup Live, il primo passo verso la Start Cup Bergamo.

Tommaso Minola, Direttore CYFE: «Reduci dalla bellissima edizione Start Cup 2015, conclusasi con l’evento finale in BergamoScienza dello scorso 16 ottobre a cui hanno partecipato più di 400 persone, il centro CYFE è lieto di dar vita alle prime iniziative sul tema dell’imprenditorialità per il 2016. L’Università di Bergamo sul progetto Start Cup sta scaldando i motori, che porteranno tante novità per l’edizione 2016. In attesa dell’avvio ufficiale dei lavori di Start Cup, l’Università e il Centro CYFE confermano la partnership con BergamoScienza, a sua volta in crescita, per eventi vivaci e dal format innovativo che avvicinino sempre di più i giovani ai temi della creatività, della scienza e tecnologia, dell’impresa».

Alla presentazione è intervenuto anche il sindaco Giorgio Gori, che ha spiegato: «È un’iniziativa interessante per il sistema città. Condivido l’idea che la conoscenza sia il motore di iniziative che portano opportunità per creare lavoro e imprese». Gori ha anche proposto di creare «una rete di coworkers in città».

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