Il questore: «Via Quarenghi controllata
Ci vuole prevenzione, fin dalle scuole»

«A noi spetta l’attività repressiva, che non manca, anzi: è particolarmente puntuale. Però è fondamentale anche la prevenzione, che deve coinvolgere anche altri enti e organismi, a partire dalle scuole, per trasmettere l’importanza della cultura della legalità alle nuove generazioni».

Sul fronte della sicurezza, dello spaccio e della microcriminalità in alcune zone del centro, la posizione del questore Girolamo Fabiano è molto chiara: «Il problema esiste, è chiaro - spiega -, ma dietro non ci sono organizzazioni criminali o bande dedite allo spaccio. Tutt’altro. Si tratta piuttosto di fatti episodici, che si ripetono, è vero, ma che non coinvolgono sempre le stesse persone».

C’è dunque un costante ricambio, per il capo della polizia a Bergamo, tra gli spacciatori che operano in via Quarenghi e nella zona della stazione, tra le Autolinee, piazzale Marconi e piazzale degli Alpini. Questo impedisce di fatto alle forze dell’ordine di risolvere il problema, proprio perché, una volta denunciato, arrestato o comunque allontanato lo spacciatore di turno, viene subito rimpiazzato da un altro.

Il capo della questura assicura che la zona di via Quarenghi, così come l’area della stazione, «è in assoluto quella che noi maggiormente controlliamo, quotidianamente, di tutta la città. Ci troviamo spesso di fronte - aggiunge Fabiano - a giovani spacciatori, quasi tutti stranieri, e a giovani, anche giovanissimi acquirenti, per la maggior parte invece italiani. Per questo ribadisco anche l’importanza della prevenzione».

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