In 10 anni aiutate quasi 1800 persone
Fondo Famiglia Lavoro,nuovi fondi

Il Fondo si rivolge a famiglie e persone residenti in città alla data di presentazione della domanda che si trovano in una situazione di difficoltà dovuta alla perdita, riduzione o temporaneità del lavoro.

Il Comune di Bergamo rifinanzia il Fondo Famiglia Lavoro: prosegue quindi l’esperienza di Bergamo: dopo 10 anni la misura di aiuto, pensata nel 2009 per dare un aiuto concreto alle persone in condizioni di fragilità economica o che han perso il lavoro, viene rimpolpata di 110mila euro da parte del Comune di Bergamo e della Fondazione MIA, con la garanzia di ulteriori 40mila euro da parte di Caritas Diocesana Bergamasca qualora il fondo si esaurisse rapidamente.

Il Fondo si rivolge a famiglie e persone residenti in città alla data di presentazione della domanda che si trovano in una situazione di difficoltà dovuta alla perdita, riduzione o temporaneità del lavoro. È dunque destinato ai nuclei familiari residenti nella città di Bergamo che abbiano almeno un componente con un passato lavorativo attivo minimo di almeno 12 mesi dall’anno 2014 e si trovino nella condizione di disoccupato per riduzione di personale; disoccupato per termine del contratto di collaborazione; disoccupato per termine contratto a tempo determinato; disoccupato per chiusura azienda; lavoratore con preavviso di licenziamento; lavoratore con riduzione orario lavorativo; Indicatore ISEE inferiore a € 13.000,00.

Può essere inoltrata una seconda domanda solo se la precedente è stata accolta nell’anno solare precedente e, comunque, chiusa almeno 6 mesi prima. Complessivamente in questo decennio sono stati investiti da Comune di Bergamo, Fondazione MIA e Caritas 1.229.921 euro. Il progetto ha aiutato 1.790 persone in questi dieci anni, con interventi mirati al sostegno economico delle famiglie (soprattutto con un microcredito per consentire ai beneficiari di pagare utenze e bollette) e all’assunzione dei richiedenti in aziende ai quali sono stati destinati specifici contributi.

Di queste 1.790 domande accettate, solo 145 sono state presentate una seconda volta e solo 16 per la terza volta, a dimostrazione dell’utilità del Fondo. A richiedere di poter avere accesso ai servizi e ai contributi del Fondo sono persone di tutte le età, ma in particolare il 27% è di età compresa tra i 37 e i 42 anni di età e il 17% sopra i 60 anni.

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