In chiesa tra emozione e prudenza
Ritornano le Messe celebrate con i fedeli

Emozione e tanta prudenza durante le prime Messe con la presenza dei fedeli, dopo oltre due mesi di celebrazioni a porte chiuse. Siamo stati in città alla celebrazione delle 7.30 nel Santuario mariano di Borgo Santa Caterina.

Lunedì 18 maggio alle 7.30, all’interno del santuario dell’Addolorata, in Borgo Santa Caterina, c’erano una quindicina di fedeli, tutti con la mascherina. Dopo essersi opportunamente sanificati le mani con il liquido igienizzante all’ingresso della chiesa, hanno preso posto nelle sedie disposte nella navata a debita distanza l’una dall’altra (i banchi, per maggiore sicurezza, sono stati tolti già da alcuni giorni).

La Santa Messa, presieduta dal cappellano del santuario don Angelo Lorenzi, si è celebrata senza problemi nel rispetto delle norme previste nel protocollo della Cei e dalle indicazioni della Diocesi di Bergamo. Soltanto una persona, per precauzione, ha preferito seguire fuori dal santuario la Santa Messa. C’è anche chi è passato per “un saluto alla Madonna della consolazione” sporgendosi dalla bicicletta ad una delle finestre che sempre dall’esterno si affacciano all’interno della chiesa. Dove, dopo la celebrazione, è cominciato il solito e ordinato via vai di fedeli per la preghiera personale davanti all'effigie prodigiosa e all’antico simulacro della Beata Vergine Addolorata, eccezionalmente esposto dall’inizio della pandemia.

Nel santuario mariano cittadino, lo scorso 9 marzo, si era recato anche il vescovo di Bergamo Francesco Beschi dove aveva pregato insieme ai sacerdoti della parrocchia «un santo rosario per la salute del nostro popolo, per i malati, gli operatori sanitari e per le autorità preposte alla tutela della nostra salute» affidando l’intera città e diocesi alla protezione e alla consolazione della Madonna.

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