Investimento in viale Giulio Cesare
È morta la mamma di 44 anni

Non ce l’ha fatta Alessandra Frosio, la donna che è stata investita nella serata di mercoledì 4 dicembre, intorno alle 19, mentre stava attraversando la strada con il figlio di sei anni, che è rimasto praticamente illeso. Originaria di Sant’Omobono, viveva a Valverde: donati gli organi.

Alessandra Frosio, 44 anni, è morta nella mattinata di lunedì 9 dicembre all’ospedale di Bergamo, dove era stata ricoverata in gravissime condizioni in Terapia intensiva dopo essere stata investita in viale Giulio Cesare, a Bergamo, la sera del 4 dicembre. La famiglia ha autorizzato il prelievo degli organi: la donna, infatti, era sensibile e favorevole al tema della donazione. Originaria di Sant’Omobono, Alessandra viveva a Valverde con il figlio di sei anni, che giovedì pomeriggio è stato dimesso dall’ospedale. Era ingegnere e collaborava con gli studi per l’elaborazione dei Pgt dei Comuni, anche fuori provincia.

L’incidente il 4 dicembre sera: la donna stava attraversando la strada quando, all’improvviso, era stata urtata da un’auto. Era finita sull’asfalto, e insieme a lei il figlioletto di sei anni. Una caduta violenta, dopo un urto che né il conducente dell’auto, una Renault Clio, né la donna erano stati in grado di evitare. L’investimento è avvenuto a circa venti metri dalla ex Reggiani, mentre la vettura stava percorrendo viale Giulio Cesare dallo stadio in direzione Monterosso. Proprio in quel momento la quarantaquattrenne, con il bimbo, si stava accingendo ad attraversare la strada: il conducente della Renault Clio non è riuscito a evitare l’impatto, né la donna si è resa conto del pericolo che stava correndo: in quel tratto di strada che non è certo illuminata a giorno e dove sono molte le auto in sosta che possono limitare la visuale della carreggiata, la donna e il bimbo sono finiti a terra. Anche il piccolo, come la mamma, aveva battuto la testa, ma per fortuna dopo gli accertamenti e i riscontri diagnostici era parso in condizioni soddisfacenti, anche se nelle ore immediatamente successive all’investimento è stato trattenuto in ospedale per precauzione.

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