L’arte di Bios Vincent ai Celestini
dà voce alle donne in difficoltà

L’associazione Agathà, in collaborazione con la cooperativa sociale L’Impronta, propone dal 22 al 27 novembre «(R)esisti», un progetto dedicato all’ arte e alle donne in Borgo Santa Caterina.

L’arte, quella del poliedrico Bios Vincent, come forma di coraggio e speranza. Per andare oltre la violenza, per urlare con i colori che si resiste perché si esiste. A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in calendario il 25 novembre, l’associazione Agathà, in collaborazione con la cooperativa sociale L’Impronta, propone da venerdì 22 novembre al 27 novembre «(R)esisti», un progetto dedicato all’arte (con la mostra «Ave» dell’artista milanese famoso per le sue opere non convenzionali di arte sacra) ma anche laboratori per le scuole e una serata culturale.

L’epicentro della manifestazione è la Casa dei Celestini, in via Celestini, che dal 2011 accoglie in forma residenziale sei ragazze tra i 14 e i 18 anni che si trovano in difficoltà dal punto di vista familiare o inserite in percorsi alternativi alla detenzione. «Sarà un momento di riflessione – ha spiegato don Marco Perrucchini, presidente di Agathà – anche per le ragazze. L’obiettivo è far riconoscere che dentro ognuna di loro c’è del bene e va svelato». E per queste giovani donne sarà anche un momento culturale: «Incrociare artisti nel loro percorso – ha aggiunto Ilaria Cattaneo de L’Impronta – è una ricchezza, un’opportunità di crescita». La mostra – 68 opere in tutto tra dipinti e sculture che saranno visibili dalle 15 alle 18 e domenica anche la mattina dalle 10 alle 13 – si svilupperà lungo i chiostri della Casa dei Celestini con un unico filo conduttore: le origini del male che spinge l’individuo a compiere gesti brutali e atroci.

«Prima tappa – ha spiegato Adele Cammareri di Agathà e amica dell’artista – è “Assenza”, l’installazione di otto crocefissi dove l’immagine di Cristo appare come un’impronta, si prosegue con “A Notre Dame” (una serie di sculture della Vergine ritratta con volti di donne comuni), “I Peccati Capitali” (sette quadri ai quali l’artista ne aggiunge uno, l’indifferenza), “Viaggi” (con la rivisitazione di Nike, l’angelo di Samotracia), “Amami” (dipinti con bandiere di Stato) e “Sante martiri” (fotografie di visi di donne del quartiere milanese Bovisa)». L’ultima opera, che ha visto al lavoro le ragazze di Agathà dirette da Vincent, è «Il coraggio di essere libere», sei corpi che sembrano danzare lanciando il messaggio che solo nella realtà in cui si vive il singolo trova la sua ragione d’essere. A far da contorno alla mostra un laboratorio per le scuola primaria e secondaria. Fino al 27 novembre gli studenti affronteranno il tema della resilienza femminile. A chiudere la settimana la serata culturale «Scosse» il 27 novembre alle 20.45 alla Casa dei Celestini .

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