Leggere per gli altri nelle biblioteche
«Insieme dentro un mondo di storie»

Beatrice, ventenne affetta da autismo ad alto funzionamento fa la narratrice con la mamma per i bambini.

«La mamma racconta che quando ha abbassato lo sguardo per la prima volta sulla mia minuscola faccia spappolata tipo poltiglia, tutto quello che è riuscita a vedere è quanto fossero belli i miei occhi. La mamma è stupenda, per inciso». Beatrice Sanfilippo, 20 anni, alla prima classe di quinta elementare che ha incontrato lo scorso anno alla biblioteca Caversazzi di Bergamo ha scelto di partire da qui con le letture. La sua prima lettura pubblica, a voce alta ad altri bambini, e a fianco di sua madre Laura Marischi, è stata una scelta ben mirata, tratta da Wonder, il caso letterario di R. J. Palacio che racconta con grande intensità la vita di Auggie, «ragazzo normale ma con una faccia straordinaria» come la definiscono nel romanzo. Auggie è infatti affetto dalla sindrome di Treacher-Collins, una rara malattia ereditaria che colpisce le fattezze di una persona lasciando inalterato tutto il resto.

Beatrice, giovane bergamasca cresciuta in giro per il mondo, non ci ha pensato due volte e dagli scaffali dell’immensa libreria di casa è partita da qui. Lei è una ragazza con autismo ad alto funzionamento, e non ha nessun problema a dirlo, credendo che il mondo, in fondo, lo è tanto quanto lei mentre la sua mamma, 50enne tenace e dai pensieri costruttivi, ha creduto che la sua ragazza ha molto da dire e lo può fare anche attraverso la lettura. In biblioteca, agli altri: «Bea e io siamo lettrici, o meglio narratrici volontarie nelle biblioteche cittadine». Un percorso aperto a tutti e avviato già da tempo, offerto dal Sistema Bibliotecario Urbano di Bergamo con l’Associazione Il cerchio di gesso che permette a tutti i cittadini che desiderano sperimentare l’arte della narrazione di diventare volontari narratori presso le biblioteche. «Da quando ha due anni – spiega Laura -, Beatrice ha sempre avuto in mano un libro: per toccarlo, sfogliarlo, per osservare un mondo di forme e colori, e poi per leggerlo»

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