«Piazze e strade aperte in Bergamasca»
ma i controlli si intensificheranno

Riunione nella mattinata di mercoledì 11 novembre con sindaci e forze di polizia dopo la circolare del Viminale che ha chiesto interventi «più serrati».

Gli assembramenti a livello nazionale hanno spinto il Viminale a chiedere una stretta nei controlli a tutti i prefetti, invitandoli a convocare d’urgenza i Comitati per l’ordine e la sicurezza.

Detto fatto: a Bergamo il prefetto Enrico Ricci lo ha convocato per questa mattina, riuniti intorno al tavolo si sono messi i rappresentanti delle forze di polizia e i sindaci dei Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, oltre ai primi cittadini delle località che potrebbero essere più interessate dal fenomeno, come quelle delle zone turistiche di laghi e montagne.

Un comitato d’urgenza in cui si è fatto il punto della situazione. In Bergamasca, già zona rossa, non sono emerse finora particolari criticità e i cittadini sono stati rispettosi del Dpcm. I dati raccolti e forniti dalla stessa Prefettura lo dimostrano. Domenica sono state controllate 775 persone e 15 sono state sanzionate, mentre tutti i 94 esercizi commerciali sono risultati in regola. Lunedì su 926 persone controllate, le sanzioni sono state 18 e un negozio multato sui 118 controllati. Nessun particolare allarme dunque, confermano da Via Tasso, per la nostra provincia.

Proprio per questo motivo a Bergamo non chiuderanno vie e piazze come prospettato per le zone caratterizzate da assembramento, ma continueranno a intensificarsi i controlli. Nel pomeriggio è previsto un tavolo tecnico in Questura per decidere l’organizzazione dei controlli.

La circolare è stata inviata martedì 10 novembre dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno Bruno Frattasi ai prefetti: si invita infatti a controlli «più serrati» per intervenire in modo più «efficace e tempestivo» ed evitare gli assembramenti nei fine settimana, anche attraverso una serie di iniziative da concordare con i sindaci sulla base degli strumenti previsti dall’ultimo Dpcm che consentono la chiusura di strade e piazze. «Nel recente fine settimana, in diverse località del Paese – scrive il Viminale – si sono registrate situazioni di particolare assembramento, in occasione delle quali è stata anche riscontrata una percentuale non irrilevante di inosservanza dell’obbligo di utilizzo delle mascherine».

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