Dpcm Covid, aree rosse, arancioni e gialle
Le nuove misure slittano a venerdì

Le misure sulle zone rosse/arancioni/gialle scatteranno il 6 novembre.

«Tutte le nuove misure previste dall’ultimo Dpcm - quelle riservate alle aree gialle, arancioni e rosse - saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre». È quanto spiega Palazzo Chigi sottolineando che «lo ha deciso il governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività». Stasera il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa ha illustrato le nuove misure del Dpcm: la Lombardia è stata inserita nella fascia «rossa» (alta criticità): clicca qui per leggere tutti gli aggiornamenti.

La zona rossa avrà le misure severe: sono le regioni che si trovano in una situazione «di tipo 4» con uno «scenario di massima gravità» e un «livello di rischio alto». Le limitazioni avranno una durata minima di due settimane e prevedono la chiusura di attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Resteranno aperti tabaccai, edicole, farmacie, parafarmacie, barbieri, parrucchieri. «Dalla lettura dei documenti pubblicati desumiamo che se la Lombardia dovesse essere dichiarata zona a rischio 4 questo comporterà la chiusura, tra le altre attività, anche dei centri estetici» dice il segretario generale dell’Unione Artigiani di Milano, Marco Accornero, sottolineando che «questa scelta appare inaccettabile soprattutto a fronte degli impegni profusi dalle singole attività per ottemperare ai precisi protocolli di salute e sicurezza, che hanno comportato anche ingenti investimenti. La serrata dei centri estetici rischia di produrre l’esplosione dell’esercizio abusivo della professione a domicilio e del lavoro nero». «In virtù di questa situazione - conclude Accornero - stiamo chiedendo al nostro ufficio legale approfondite valutazioni per le quali riserviamo ogni azione a tutela della categoria».

Il testo del nuovo Dpcm è stato pubblicato sul sito del Governo. Il provvedimento divide l’Italia in tre aree - gialla, arancione e rossa a seconda del livello di rischio - e non introduce cambiamenti rispetto all’ultimo testo circolato nella notte. Il Dpcm inoltre vieta gli spostamenti in entrata e in uscita e anche all’interno dei territori, salvo che per quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute» e «sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza».

La scuola estenderà la didattica a distanza anche per seconda e terza media. In presenza la scuola dell’infanzia, le elementari e la prima media. Già emesse le prime circolari scolastiche anche in Bergamasca: «Per l’attivazione della Didattica Digitale Integrata per le classi seconde e terze della scuola secondaria di 1^ grado si è in attesa del perfezionamento dei passaggi normativi previsti, che si dovrebbero concludere a breve. Si ipotizza di partire con il prossimo lunedì 9 novembre con la Didattica Digitale Integrata per le classi indicate» si legge in una circolare diffusa da un Istituto Comprensivo di Bergamo. In altre circolari scolastiche sempre legate a istituti bergamaschi la dad per le seconde e terze medie è prevista già dalla giornata del 5 novembre.

In zona rossa è prevista la chiusura totale dei locali di somministrazione e ristorazione: si fermano bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, ad eccezione della ristorazione con asporto fino al nuovo limite delle 22.

Sarà fermo anche lo sport, è solo consentita l’attività motoria ma nei pressi della propria abitazione e ad almeno un metro di distanza da altre persone e sempre con obbligo di mascherina.

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