L’Ultima Cena e la Passione
con il vescovo in ospedale

Quest’anno non parteciperemo a grandi riti, ma questo potrebbe aiutarci a riscoprire piccoli dettagli che ci portano al senso di quanto normalmente vivevamo. Giovedì e venerdì le celebrazioni dal «cuore del dolore»; sabato la veglia e domenica la Messa in Cattedrale. In diretta su Bergamo Tv e sul nostro sito.

Ogni anno siamo pronti a rivivere nel Triduo pasquale gli avvenimenti più importanti della passione di Gesù in concomitanza con lui: il Giovedì Santo, alla sera, l’ultima cena con la lavanda dei piedi, il dono dell’Eucaristia e l’istituzione del sacerdozio, fino alla preghiera notturna nell’orto degli ulivi; il Venerdì Santo la condanna, la via della croce, la morte e la sepoltura; il Sabato Santo il silenzio dell’attesa nel sepolcro che culmina nella notte vinta dalla luce del cero pasquale, con annuncio della risurrezione nella grande Veglia pasquale in cui rinnovare le promesse del nostro battesimo per immergerci.

Quest’anno non parteciperemo a grandi riti, ma questo potrebbe aiutarci a riscoprire piccoli dettagli che ci portano al senso di quanto normalmente vivevamo. Ad esempio, nel racconto dell’Ultima Cena, l’evangelista Matteo riporta le parole di Gesù che invita i suoi amici «a preparare la stanza dove celebrare la Pasqua». Ci abbiamo mai fatto caso? Il luogo dell’incontro di solito lo lasciavamo preparare ai preti, al sagrestano, ai volontari fantasiosi e alle sciure devote delle pulizie e dei fiori. Non sarà così: non c’è la chiesa da preparare, ma la stanza di casa nostra. Gli amici interpellati quest’anno siamo noi. Non l’abbiamo mai vissuta in modo così personalizzato. Gesù sceglie casa mia e devo preparare il posto per questo ospite speciale. Sul sito della diocesi – www.diocesibg.it – sono offerte alcune schede che aiutano in questo, con particolare attenzione ai ragazzi perché con attività semplici e concrete, pensate per loro dall’Ufficio Catechistico, riescano a far proprio ciò che gli adulti potranno seguire attraverso Bergamo Tv. Così per adolescenti e giovani ci sono proposte specifiche dell’Upee su www.oratoribg.it. È un ulteriore dono di questa Pasqua: sentirci diocesi. Non saremo in una chiesa di mawww.oratoribg.itttoni, ma di persone, dove ognuno è pietra viva di una Chiesa, con la C maiuscola, radunata attorno al Vescovo.

Tutti insieme con lui, proprio perché isolati. Un paradosso che ha un suo fascino. Negli scorsi anni non era così evidente, perché ognuno viveva la sua parrocchia, che comunque proporrà con fantasia pastorale in streaming o per radio momenti propri e specifici, secondo le indicazioni dei rispettivi sacerdoti. Una separazione che allarga gli orizzonti e unisce i cuori. Gli appuntamenti delle celebrazioni con il Vescovo, in diretta su Bergamo Tv (e anche sul nostro sito), saranno il Giovedì Santo alle 21, il Venerdì Santo alle 16.30. Il ricordo dell’Ultima Cena, della Lavanda dei piedi, della Passione e della Morte in croce di Gesù li vivremo simbolicamente dal cuore del dolore, dall’Ospedale Papa Giovanni. Come se fossimo sul calvario. Il Sabato Santo alle 21 e la domenica di Risurrezione alle 10.30, la Veglia pasquale e la celebrazione della Risurrezione saranno dalla Cattedrale, dal cuore della speranza, come per risalire al giardino di Pasqua e vivere il passaggio della Risurrezione che ci auguriamo essere di ciascuno.

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