L’Università al Lazzaretto
Un mese di test e cerimonie

Il Comune ha messo a disposizione dell’ateneo lo spazio. Verrà attrezzato per la prova di medicina del 3 settembre ma non solo.

Il rettore racconta che l’ispirazione gli è venuta osservando la foto delle donne afghane sedute sulla sabbia per affrontare il test d’ingresso all’università. In cerca di uno spazio adatto per ospitare in sicurezza gli 803 studenti iscritti alla prova di ammissione a Medicina, gli si è accesa la lampadina sul Lazzaretto. Scartata l’ipotesi della Fiera (occupata sine die dall’ospedale da campo), passati in rassegna palestre e Palazzetto dello sport, alla ricerca di un luogo che avesse anche un valore aggiunto, il posto più adatto gli è sembrato proprio il quadrilatero storico di piazzale Goisis.

In accordo col Comune (e con Bergamo Infrastrutture, che ha in gestione l’impianto) l’Università, quindi, prenderà sotto la sua ala per un mese la struttura del XVI secolo, di fatto facendola diventare sede di una serie di iniziative.

«Il problema più urgente da risolvere era appunto dove collocare gli oltre 800 iscritti al test di Medicina del 3 settembre – conferma Remo Morzenti Pellegrini –, garantendo il distanziamento ma anche l’accessibilità. Dopodiché, avendo già in calendario una serie di iniziative per la ripresa dell’anno accademico, abbiamo valutato la possibilità di organizzare in quello spazio anche gli altri appuntamenti in programma». In particolare i test di Scienze della formazione primaria (in calendario il 16 settembre con 600 candidati stimati) e quello per gli insegnanti di sostegno (1.292 iscritti suddivisi in quattro date: 22-24-29 settembre e 1° ottobre). «Ma anche due impegni che ho preso durante il lockdown e a cui tengo molto – aggiunge il rettore –: la consegna pubblica delle lauree conseguite a distanza da circa 500 studenti tra marzo e luglio; e un momento di accoglienza e orientamento per tutte le matricole (le iscrizioni si chiuderanno il 10 settembre, ndr)».

Finito il cartellone di «Lazzaretto on stage» (la rassegna estiva organizzata da Palafrizzoni), l’Università provvederà quindi a suo carico ad attrezzare il Lazzaretto con una tensostruttura, da utilizzare nel caso il meteo non permetta eventi all’aperto .«Un impegno non da poco – fa presente il rettore – visto che utilizzeremo tutto lo spazio a disposizione, almeno 5 volte più ampio del chiostro grande di Sant’Agostino». Soddisfatto dell’accordo il sindaco Giorgio Gori: «Siamo contenti di aver messo a disposizione dell’Università il Lazzaretto, un luogo che permette di tenere insieme storia e sicurezza e che vive da protagonista questa estate particolare, ospitando una serie di eventi che non speravamo di poter allestire». Dopo gli spettacoli di Giacomo Poretti previsti per fine agosto, l’Università farà lo sprint per preparare il tutto in tempo per il 3 settembre.

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