Massaggi fuorilegge sotto l’ombrellone
Multe agli abusivi, rischiano anche i clienti

In spiaggia è capitato a tutti di essere avvicinati da sedicenti professionisti che offrono massaggi a prezzi scontati, ma è vietato: si rischiano multe e - se ci si affida a mani inesperte - anche guai per la salute.

Come ricorda lo Studio Cataldi, sito di notizie giuridiche e guide legali, in un articolo di Lucia Izzo, le forze dell’ordine e le associazioni di settore invitano ogni anno i bagnanti a non cedere alle lusinghe di un momento di relax effettuato da mani inesperte e «nella totale mancanza di condizioni igienico sanitarie che potrebbero provocare danni alla salute, incluse infezioni dermatologiche e problemi articolari, muscolari o neurologici».

Dal punto di vista legale, il ministero della Salute, dal 2008, ha emanato una serie di ordinanze che dichiarano queste pratiche fuorilegge con l’obiettivo di tutelare «l’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali», ma dal 2011 il divieto non è più stato confermato. Liberi tutti allora? Non proprio. Anche senza divieto, comunque, resta la legge che vieta l’esercizio abusivo di arti e professioni sanitarie e in caso di controlli rischiano multe sia i «terapisti da spiaggia» sia i loro clienti. Lo Studio Cataldi cita un caso avvenuto lo scorso anno a Cervia, dove un uomo ha ricevuto una multa «educativa» da 25 euro per aver accettato un massaggio in spiaggia, mentre la terapista ha ricevuto una sanzione da mille euro.

Nei giorni scorsi invece sulla spiaggia di Jesolo, frequentatissima anche dai bergamaschi, quattro massaggiatrici cinesi sono state scoperte dalla polizia locale. Sono state multate con 60,73 euro ciascuna per l’attività illecita di estetista e si sono viste sequestrare le somme ritenute provento dell’attività illecita. All’ospedale di Jesolo ogni anno finiscono diversi bagnanti con dermatiti e danni muscolari provocati proprio da massaggiatrici e massaggiatori improvvisati.

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