La scelta di vita di Matteo e Stefania
«Noi, nelle Filippine per aiutare gli ultimi»

Matteo Amigoni, 40 anni, e Stefania Cattaneo, 37, vivono con i quattro figli nel Sud-Est asiatico. Seguono un progetto internazionale per la Caritas di Bergamo: «Tante povertà, ma non ci sentiamo soli».

Matteo Amigoni, 40 anni, e Stefania Cattaneo, 37 anni, di Foppenico, vivono da quasi tre anni nelle Filippine, dove seguono il progetto internazionale Caritas. Sono partiti otto anni fa da Bergamo, trascorrendo i primi anni in Indonesia per sostenere i progetti di ricostruzione dopo lo tsunami. «Nell’ottobre del 2014 ci siamo spostati per portare aiuto alle popolazioni colpite dal tifone Haiyan» dice Matteo. «Abbiamo seguito progetti di ricostruzione e sviluppo per Caritas Italia – spiega Matteo –. Intere aree erano completamente distrutte.

Matteo all’epoca è stato anche testimonial nella campagna «Chiedilo a loro» realizzata per far conoscere il progetto finanziato con il fondo dell’8xmille, serviti inizialmente per beni di prima necessità, poi si è passati alla riparazione e ricostruzione delle case, prevedendo l’individuazione di aree di evacuazione in caso di emergenza. I bisogni sono tanti: «Le povertà che incontriamo sono diverse, siamo consapevoli di non poter trovare una risposta a tutto; cerchiamo di essere presenti nelle situazioni più gravi».

Matteo e Stefania, che hanno quattro figli - Fiorella di 4 anni, Martino di 3, Gioele due anni, e la piccola Alba nata a maggio - hanno compiuto una scelta per loro «naturale» dopo una serie di esperienze estive promosse da Caritas con «Giovani per il mondo». «Siamo partiti il primo anno in cui è stato avviato il progetto. Abbiamo sempre pensato di vivere un periodo all’estero, dopo essere stati volontari in Mozambico nel 2001, poi in Kosovo, Etiopia, Tanzania, India, Sri Lanka. È stato don Claudio Visconti, direttore della Caritas bergamasca, a proporci il volontariato internazionale. Pensavamo all’Africa, e poi ci siamo trovati nel sud-est asiatico. Ci piace questo lavoro, è quello che avevamo immaginato come coppia. Stefania era educatrice e a Lecco lavorava in una comunità per minori».

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