Maturità per 8.400 studenti bergamaschi
L’ultimo anno, poi si cambia: le novità

Conto alla rovescia per 19.866 studenti e studentesse bergamasche che affronteranno l’esame di Stato, quello conclusivo del primo ciclo di istruzione (l’esame di terza media per 11.404 alunni) e quello conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado (l’esame di maturità per 8.462 studenti). È l’ultimo anno con questa formula. Dal 2018/2019 si cambia: ecco come.

Comincia il conto alla rovescia per i 19.866 studenti e studentesse delle scuole bergamasche pronti ad affrontare gli esami di Stato. Per essere ammessi agli esami di maturità è necessario ottenere un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina, compreso il comportamento; mentre per gli esami al termine del primo ciclo di istruzione l’ammissione, in via generale, può venire disposta dal consiglio di classe anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, con voto di ammissione anche inferiore a sei decimi.

L’elenco delle commissioni dell’esame di maturità sarà disponibile sul sito internet dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo a partire dalla giornata del 4 giugno. Competerà all’Ufficio Scolastico, in caso di rinunce, provvedere alla sostituzione del presidente e dei commissari esterni. L’esame di maturità prevede commissioni miste: un presidente esterno, tre commissari esterni e tre interni.

A cominciare per primi sono gli 11.404 alunni e alunne di terza della scuola secondaria di primo grado che affronteranno le quattro prove (italiano, matematica, lingue straniere, il colloquio) dopo gli scrutini finali ed entro il 30 giugno.

Per gli 8.462 candidati di quinta superiore il via agli esami di Stato, invariati, è mercoledì 20 giugno con lo scritto di italiano. La seconda prova è in calendario giovedì 21 giugno e in alcuni casi, come per il liceo musicale, coreutico, artistico, si svolge in due o più giorni. La terza prova scritta è lunedì 25 giugno, predisposta da ogni singola classe-commissione, mentre le prime due sono elaborate dal Ministero, che le invia criptate, per via telematica, a ciascun istituto. Il colloquio multidisciplinare inizia dopo la correzione degli scritti. Divieto di utilizzo di cellulari e pc portatili da parte dei candidati.

Sarà l’ultimo anno con questa formula, dal 2019 infatti sarà operativa la riforma del nuovo esame che ha ricevuto il via libera a gennaio 2017. «Due prove scritte e un colloquio orale. Questo il nuovo Esame», scrive il Miur in un comunicato stampa. La terza prova non ci sarà più, con grande gioia per gli studenti, e la seconda prova sarà studiata su una delle materie che caratterizzano ogni scuola.

Anche la prova orale non sarà esente da cambiamenti: «accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica del candidato, l’esposizione delle attività svolte in alternanza». L’alternanza scuola lavoro quindi avrà un ruolo fondamentale. Cambiano anche i criteri di ammissione, con maglie più larghe rispetto a quelle attuali: non sarà più indispensabile avere il 6 in tutte le materie, ma solo la sufficienza di media (compreso il voto in condotta. Il giudizio finale resterà in centesimi ma sarà dato più valore all’andamento scolastico durante gli ultimi tre anni di superiori: i crediti scolastici che gli studenti possono accumulare passano infatti da 25 attuali a 40. Cambiano anche i punteggi: massimo 20 punti per la prima prova, la seconda e anche per l’orale. Nessuna novità invece sulla composizione delle commissioni. Saranno ancora miste, composte da tre commissari esterni, tre interni e un presidente di commissione esterno. Il tutto, ovviamente, salvo cambiamenti nei prossimi 12 mesi.

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