Medici, infermieri e addetti sanificazione
Equipe di 104 russi in aiuto degli alpini

È arrivata da Mosca e presto sarà operativa nell’ospedale da campo dell’Associazione nazionale degli Alpini in fase di allestimento alla Fiera di Bergamo la delegazione russa venuta in Italia per dare una mano in una delle zone più colpite dall’emergenza Coronavirus.

Composta da 104 persone, tra medici - sono 32 - , infermieri e addetti alla sanificazione, la delegazione prima di essere operativa, dovrebbe lavorare al fianco del personale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, per conoscere i protocolli di cura e di intervento che condividerà quando verrà aperta la nuova struttura.

«I lavori per realizzare la struttura proseguono senza sosta e ognuno per la propria parte sta impegnandosi per rendere funzionante la strutture prima possibile», ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Pietro Foroni durante un incontro con la stampa al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale bergamasca Lara Magoni, il console generale della Federazione Russa a Milano Alexander Nurizade e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

«Ringrazio a nome di Regione Lombardia il governo russo per questi aiuti. Si tratta di un supporto importante e concreto per combattere questo nemico invisibile che può essere sconfitto solo se restiamo tutti uniti. Non è la battaglia di un territorio, ma di tutto il pianeta», ha aggiunto il vicepresidente lombardo Fabrizio Sala. Il sottosegretario regionale Alan Christian Rizzi ha sottolineato che «i rapporti internazionali intrapresi in questi due anni anche in questa situazione ci consentono di ottenere un prezioso sostegno da parte di chi, come in questo caso i russi, si mette a disposizione con competenze di alto profilo per dare una mano a chi da ormai più di un mese è costantemente in trincea».

Il nuovo ospedale da campo dovrebbe essere pronto all’incirca tra una settimana e sarà fondamentale per alleggerire la pressione nelle strutture del territorio messe in ginocchio dall’alto numero dei contagi. Un numero che secondo la Federazione dei medici di famiglia (Fimmg) di Bergamo è di 70 mila positivi, un dato molto più alto di quello ufficiale. E proprio a Bergamo un altro lutto nel mondo dei camici bianchi con la perdita di Flavio Roncoli, medico pensionato.

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