Mettere al sicuro la propria salute
C’è il barattolo dell’emergenza

Un’idea semplice, ma di grande interesse, sta alla base del «service nazionale» dell’annata lionistica 2018-2019 ed ha riscosso, tra i delegati partecipanti al 66esimo Congresso, un lusinghiero riscontro. Il «Barattolo di Emergenza Lions» prende spunto da un «service» già applicato in Germania ed in Francia, in particolare dai Lions Club di Butzbach e Chambery. I

In Italia una prima esperienza si è realizzata sul territorio del Comune di Vado Ligure, promossa dal Lions Club locale. Ora il progetto, grazie alla concreta collaborazione e sostegno dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, prenderà avvio nella realtà bergamasca.

«Metti al sicuro la tua salute – Il barattolo dell’emergenza», così come rinominato a Bergamo, è un progetto di informazione e educazione sanitaria per migliorare l’efficacia e la tempestività degli interventi di emergenza sanitaria a domicilio, a sostegno dei soggetti fragili, anziani soli in particolare, e relativi caregiver, in caso di un’emergenza sanitaria che richieda, con urgenza, l’intervento del soccorso sanitario in casa.

Poiché in questi casi non è sempre possibile rispondere a tutte le domande dei soccorritori il barattolo di emergenza contiene una scheda deve essere compilata dall’interessato stesso, oppure eventualmente da parte di uno dei caregiver. Tale scheda raccoglie le più importanti informazioni sanitarie per il primo soccorso. Il Barattolo di emergenza, con la sua scheda informativa, viene collocato in frigorifero, elettrodomestico presente in tutte le case e facilmente individuabile. Vengono posizionati inoltre adesivi speciali all’ingresso dell’appartamento e sullo sportello del frigorifero.

In caso di grave necessità per un improvviso malore, un’imprevista caduta, un grave incidente domestico, infatti, insieme alla tempestiva attivazione dei servizi di urgenza sanitaria, Ats «raccomanda» la messa a disposizione degli operatori del soccorso sanitario delle informazioni sanitarie utili per un intervento di urgenza efficace. In maniera rapida i soccorritori possono così accedere a dati essenziali. Non vi è dubbio che la possibilità di disporre immediatamente di informazioni cliniche (patologie, farmaci, allergie, persone di riferimento, eccetera) può contribuire a diminuire i tempi degli interventi e delle diagnosi in caso di urgenza/emergenza domiciliare, da parte dei soccorritori e del Pronto Soccorso, contribuendo a fare la differenza in situazioni di criticità.

Sono destinatari prioritari della progettualità i soggetti più deboli della popolazione: le persone anziane, le persone fragili, le persone sole, le persone in condizioni di domiciliarità non autosufficienti. Tuttavia, l’iniziativa è potenzialmente estensibile a tutti i residenti.

Proprio grazie alla collaborazione dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo si è ora definito l’avvio sperimentale della progettualità su alcuni specifici territori e con il coinvolgendo alcuni soggetti: Ambito della Valle Imagna, con la Fondazione Rota di Almenno San Salvatore; Ambito della Valle Brembana, con la Coop. In Cammino di San Pellegrino Terme; Ambito di Bergamo, con i servizi di assistenza domiciliare della Casa di Cura Palazzolo e della Casa di Cura San Francesco; con una graduale estensione proprio su Bergamo, ipotizzando un ingaggio dei Centri della Terza Età del Comune e delle altre diverse forme di «custodia sociale» qui attivate. Sulla base dei risultati della sperimentazione è prevista una progressiva diffusione su tutto il territorio provinciale.

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