Nessuna idea per i regali di Natale?
Ecco tutti i negozi storici bergamaschi

Ultimi giorni a caccia del regalo di Natale. L’albero addobbato attende i regali in vista di domenica prossima, 25 dicembre, giorno della Natività. C’è chi ha già posizionato il pacchetto con tanto di fiocco, chi è in ritardo e sfrutterà solo gli ultimi giorni per trovare l’idea perfetta.

Noi proviamo a darvi qualche idea nel segno della tradizione orobica. Nell’infografica che vi proponiamo infatti potete trovare l’elenco di tutti i negozi storici bergamaschi: pasticcerie, gioiellerie, negozi di ottica, giocattoli e tanti altri settori. C’è l’imbarazzo della scelta non solo in città, ma anche nei Comuni della provincia. Dal 2004 Regione Lombardia, in accordo con gli enti locali e le associazioni di categoria, ha istituito il riconoscimento di «negozio storico» per tener viva la memoria e premiare la professionalità degli imprenditori e dei professionisti lombardi. Ogni anno viene assegnato il riconoscimento a molte attività bergamasche: le ultime in ordine di tempo sono Cornaro Gioielli di Bergamo, nato nel 1964 va il riconoscimento di «negozio storico» mentre alle altre tre attività va il riconoscimento di «storica attività»: la Gioielleria Rosapina di via Borgo Palazzo, nata nel 1956, il negozio Parigi Market di Ponte Nossa, nato nel 1956 e l’attività commerciale Le Delizie di Osio Sopra nato nel 1958.

L’INFOGRAFICA

Il 2016 per i negozi bergamaschi veleggia tra alti e bassi. I dati di Ascom Bergamo confermano la crescita del numero delle imprese, stimate intorno alle 1.300-1.500 in un anno, quasi il doppio rispetto agli anni prima della crisi. Ma anche le chiusure tendono a raddoppiare. Se il saldo è positivo, sono oltre 1.000-1.200 le imprese che chiuderanno quest’anno. Scorrendo il report emerge inoltre che a pagare di più sono le valli, in particolare da Valle Brembana e Imagna. Provare per credere: dalle parti del Resegone il 2016 ha visto l’apertura di un ingrosso di ferramenta a Berbenno, un nuovo commerciante di auto a Corna Imagna, un assicuratore a Roncola e uno pure a Sant’Omobono, oltre a un ambulante a Strozza. Poi stop.

E in Valle Brembana un bar a Moio de’ Calvi, un minimarket a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme un ambulante e un assicuratore, un negozio di filati a Zogno. Le aperture si attestano invece sui centri principali, in particolare lungo le principali arterie (Curno, Lallio Dalmine e Seriate) e nelle aree omogenee, con una buona tenuta di Bergamo e Treviglio, con sette nuove attività rispetto al 2015.

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