«No alla chiusura dell’ospedale in Fiera»
Gallera: ambulatori per i dimessi Covid

«Non ho nessuna intenzione di smantellare né l’ospedale in Fiera a Bergamo, né quello in Fiera a Milano». Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana, smentendo la voce di una chiusura della struttura bergamasca a fine mese al termine della cerimonia organizzata per salutare la brigata russa che da venerdì 8 maggio rientrerà a Mosca.

Il governatore ha spiegato che le due strutture, in base anche alle indicazioni del governo, serviranno nel momento in cui potrebbe esserci un ritorno del virus. «Non abbiamo alcuna intenzione di trasferire medici e modificare» le due strutture perché dobbiamo essere pronti» per qualsiasi eventualità.

Lo ha confermato anche l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: «L’ospedale allestito all’interno della Fiera di Bergamo rimarrà dov’è, fino alla fine di questa emergenza e anche oltre, quale supporto indispensabile in caso di ulteriori necessità. Si tratta, infatti, di una struttura modulare, molto duttile, che può essere impiegata in base alle diverse esigenze sanitarie».

«Questa importante realizzazione - aggiunge l’assessore - costruita grazie alla generosità dei bergamaschi in una fase di pandemia acuta sta svolgendo un ruolo fondamentale ospitando posti letto salvavita di terapia intensiva. La situazione dei contagi e la gravità degli stessi, è fortunatamente in continua evoluzione positiva. Ciò non toglie l’importanza strategica dell’allestimento quale supporto per la ripresa delle attività ordinarie degli ospedali e nel momento in cui si dovessero verificare nuove emergenze o criticità».

«Per garantire una dislocazione funzionale dei servizi - conclude Gallera - l’Asst Papa Giovanni XXIII ha previsto anche un piano di utilizzo della struttura per le attività ambulatoriali di “Follow-up”, soprattutto dedicate ai pazienti Covid dimessi dagli ospedali».

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