Nobel per la Pace per i sanitari
Candidatura per il lavoro contro il Covid

Il corpo sanitario italiano sarà candidato al Nobel per la Pace 2021.

«Sono donne e uomini del nostro servizio sanitario nazionale, non mi è mai piaciuto usare la parola eroe. Sono persone che hanno fatto il loro lavoro dalla mattina alla sera senza risparmiarsi mai e continuano a farlo.Tutti, in questo anno così complicato, hanno capito quanto sia importante avere un servizio sanitario all’altezza». Il ministro della Salute Roberto Speranza parla così dei sanitari italiani, figure riconosciute universalmente come il simbolo di questa pandemia per le quali è arriva la candidatura a Premio Nobel per la Pace, proposta dalla Fondazione Gorbachev, che ha la sua attività più caratterizzante nell’organizzazione dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace.

L’alto merito andrebbe riconosciuto ai «medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti, che hanno affrontato in situazioni spesso drammatiche e proibitive l’emergenza Covid-19 con straordinaria abnegazione, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia».

La proposta è stata ufficialmente sottoscritta da un Nobel per la Pace, l’americana Lisa Clark, che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia ed attualmente vive in Toscana. Co-presidente dell’International Peace Bureau, Clark ha ricevuto l’onorificenza nel 2017 e già lo scorso ottobre aveva espresso l’intenzione di portare avanti la procedura.

«La sua abnegazione nell’ emergenza del 2020 è stata commovente. Qualcosa di simile a un libro delle favole, da decenni non si vedeva niente del genere», ha detto Clark. «La nomina del personale sanitario italiano al Nobel per la Pace è un riconoscimento all’impegno e all’abnegazione dei professionisti della salute nella pandemia da Covid-19 e non può che farci piacere. Ringraziamo quindi la Fondazione Gorbachev per la designazione e il Comitato per il Nobel di Oslo per l’accettazione». Così dichiara all’Ansa il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. «I medici si sono spesi con impegno e abnegazione, senza risparmiarsi e anche a costo della vita: sono ad oggi 341 i colleghi che non ce l’hanno fatta - continua Anelli -. A loro dedichiamo idealmente questa nomina e tutti i riscontri positivi che sta, in queste ore, ricevendo».

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