Ok alla mozione sul raddoppio ferroviario
Terzi: il governo copra i costi

Via libera della commissione Territorio e Infrastrutture del Consiglio regionale della Lombardia alla mozione presentata dal consigliere di Azione Niccolò Carretta (Gruppo Misto) sulla configurazione di un servizio metropolitano conseguente al raddoppio della linea ferroviaria Ponte San Pietro-Bergamo-Montello.

Il documento invita la Giunta regionale a sollecitare Rfi e Trenord a una serie di interventi e connessioni al collegamento, particolarmente rilevante per la mobilità della bergamasca.

«Bene gli investimenti in infrastrutture - ha commentato Carretta - ma ci deve essere la garanzia da parte di chi effettua il servizio, cioè Trenord, di erogarlo in maniera frequente, collegando l’est-ovest della Bergamasca con un servizio di natura metropolitana, attraverso corse più frequenti e fermate ravvicinate, sul modello del Passante ferroviario di Milano».

In merito l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi, bergamasca, ha spiegato: «Il raddoppio Ponte San Pietro - Montello consentirà di attivare nuovi servizi ferroviari capillari per la Bergamasca. Un obiettivo condiviso con il territorio e su cui stiamo già lavorando da tempo, per questo abbiamo dato parare positivo alla mozione presentata dal consigliere Carretta». In particolare, «lo scenario infrastrutturale per la prima fase, con l’attivazione del raddoppio nella tratta tra Curno - Bergamo e il collegamento Bergamo - aeroporto di Orio al Serio, consentirà di garantire un servizio con un treno ogni 15 minuti tra Curno e Bergamo e un servizio con un treno ogni 15 minuti tra Bergamo e l’aeroporto, come recentemente confermato da Rfi».

L’assessore ha anche sottolineato che «il raddoppio della Ponte San Pietro - Montello ha un costo complessivo di 300 milioni, suddivisi in due fasi: la parte Ponte San Pietro - Bergamo per un investimento di 170 milioni, già disponibili, e la parte Bergamo Montello per la quale occorre una copertura di 130 milioni: monitoriamo la situazione e chiediamo convintamente al Governo di assicurare questa seconda tranche di finanziamento».

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