Operazione «Mai una gioia»
Il questore: non c’è la regia della curva

«Dobbiamo impegnarci tutti affinché non accada che pochissime persone diano un’immagine negativa di un mondo bello come quello del calcio». Il questore Girolamo Fabiano, all’indomani dell’inchiesta per spaccio «Mai una gioia», tiene a precisare che «non si può fare l’equazione «curva uguale spaccio».

La curva è frequentata da 6.000 persone. Alcuni dei 41 soggetti che abbiamo indagato frequentano lo stadio e la curva. Risulta inoltre che alcuni di questi hanno partecipato agli scontri di Atalanta-Inter del 16 gennaio 2016)».

L’inchiesta ha riguardato soggetti che gravitano attorno alla curva dell’Atalanta e frequentavano locali della movida di Borgo Santa Caterina: in carcere ci sono 11 persone e ai domiciliari altre sette, dopo che martedì sera si è presentato alla polizia S. H., 29 anni, che era destinatario di una misura agli arresti domiciliari e all’alba di martedì, quand’era scattato il blitz, non era stato rintracciato.

Il questore specifica però che nello spaccio «non abbiamo individuato una regia, tantomeno da parte dei capi della curva». Nella giornata di giovedì sono in programma gli interrogatori di garanzia per gli undici finiti in carcere.

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