Fiera, ospedale pronto in una settimana
Emergency gestirà la terapia intensiva

Proseguono a pieno ritmo i lavori per l’allestimento dell’ospedale da campo dell’Ana all’interno del padiglione B della Fiera di Bergamo. Da Intesa San Paolo donazione di 350 mila euro per acquistare ventilatori e altre apparecchiature. Anche gli artigiani bergamaschi stanno contribuendo.

Proseguono a pieno ritmo i lavori per l’allestimento dell’ospedale da campo dell’Ana all’interno del padiglione B della Fiera di Bergamo.

Nella mattinata di martedì 24 marzo è previsto il termine dei lavori di posa della pavimentazione donata dal Gruppo Limonta di Costa Masnaga, nel lecchese. I lavori sono iniziati nella mattinata di domenica 22: al termine gli alpini, insieme ai collaboratori della Limonta, avranno posato circa 6.500 metri quadri di linoleum.

«Ringraziamo Limonta per la donazione, ma soprattutto per la tempestività nel rispondere al nostro appello» spiega Fabio Sannino, presidente di Ente Fiera Promoberg. Dopo i primi contatto di venerdì, domenica tutti erano già all’opera per posare una pavimentazione solitamente è destinata a impianti sportivi. «In questo momento ogni azienda deve reinventarsi e mettere a disposizione della comunità i propri prodotti al fine di combattere nei tempi più rapidi la diffusione del virus» sottolinea Paolo Limonta, presidente della società lecchese.

Promoberg ha subito fornito la massima collaborazione. Grazie alla conoscenza della struttura, l’ente fieristico sta attivamente partecipando alla fase di allestimento preliminare all’insediamento della parte sanitaria, per accelerare al massimo la realizzazione della struttura. La più grande nel suo genere in Europa che ospiterà 160 posti letti per malati di Covid-19.

«Siamo certi che questo nuovo ospedale da campo darà un po’ di respiro alle strutture bergamasche che in questo momento si trovano in una situazione di estremo carico operativo» spiega Antonio Tonarelli, direttore logistico dell’ospedale da campo dell’Ana.

Sarà Emergency a gestire direttamente il reparto di Terapia intensiva e sub-intensiva nel nuovo ospedale che gli alpini stanno realizzando alla Fiera di Bergamo e che dovrebbe essere operativo la prossima settimana.

Il team di Emergency sarà composto da circa 20 persone tra medici, infermieri, fisioterapisti e logisti: «Stiamo mettendo in campo le nostre esperienze maturate in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola - spiega Rossella Miccio, presidente di Emergency -. Per farlo abbiamo richiamato alcuni dei nostri colleghi che lavoravano all’estero: stiamo cercando di fare la nostra parte in un momento così delicato per l’Italia».

«Abbiamo proposto una riorganizzazione efficace degli spazi e dei flussi, per ridurre il più possibile le possibilità di contagio - ha proseguito Miccio - Ogni dettaglio della struttura è essenziale per contenerlo: è fondamentale che ogni area sia compartimentalizzata, che i luoghi di vestizione/svestizione siano ben definiti, che il movimento delle persone sia pensato e studiato in anticipo».

Intanto anche Intesa Sanpaolo contribuisce alla realizzazione dell’ospedale da campo dell’Associazione Nazionale Alpini alla Fiera di Bergamo con un contributo di 350 mila euro, che permette di acquistare ventilatori, sistemi radiologici, apparecchi per laboratorio analisi, monitor, aspiratori, produttori di ossigeno e altri materiali necessari all’attività sanitaria.

Tale contributo per la realizzazione dell’ospedale da campo a Bergamo potrà essere incrementato di ulteriori 100 mila euro anche grazie all’attivazione, fino al 6 aprile, di una raccolta fondi dedicata a questo specifico progetto e già operativa sul sito www.forfunding.it, la piattaforma di crowdfunding del Gruppo Intesa Sanpaolo aperta a tutti.

L’AIUTO DEGLI ARTIGIANI
Fabbri, falegnami, stuccatori e imbianchini e molti altri. Sono tantissimi gli imprenditori artigiani che hanno raccolto l’invito di Confartigianato Imprese Bergamo e dell’Associazione Nazionale Alpini e da ieri sono all’opera per l’allestimento del nuovo ospedale da campo dell’Ana alla Fiera di Bergamo.

Dopo una richiesta inviata da Confartigianato ai propri associati, loro si sono presentati con i propri attrezzi, mettendo a disposizione gratuitamente il materiale e il loro tempo, per aiutare a far progredire in velocità i lavori: pavimenti, pareti, porte, soffitti, impianti e tutto ciò che serve per approntare il nuovo ospedale. Le offerte arrivate sono state decine e decine, segno che nel cuore degli artigiani bergamaschi c’è un mondo di solidarietà e tanta voglia di aiutare.

«C’è tantissimo da fare – ha detto il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Giacinto Giambellini che sta coordinando le offerte degli associati - e sapevo che i miei artigiani avrebbero voluto essere in prima linea nell’aiutare. Hanno dato del loro, il loro lavoro, le materie prima, senza risparmiarsi, in una corsa contro il tempo, perché in questo momento anche un’ora di anticipo sulla tabella di marcia serve a salvare delle vite. Li voglio ringraziare tutti perché stanno dimostrando che Bergamo ha un grande cuore che nonostante tutto vuole continuare a battere e a trovare la speranza anche in questi momenti bui».

«PRONTO IN UNA SETTIMANA»

Gli assessori regionali alla Protezione civile Pietro Foroni e alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi hanno fatto un sopralluogo. «Insieme all’assessore Claudia Terzi – ha detto l’assessore Foroni - siamo venuti per verificare direttamente lo stato dei lavori per il nuovo Ospedale da Campo in Fiera a Bergamo e renderci conto di persona dell’andamento dei lavori, coordinati dagli alpini della Lombardia. A loro, che rappresentano una parte così importante della nostra Protezione civile, va quindi un grandissimo ringraziamento per la dedizione e l’impegno che, come sempre, stanno dimostrando nel portare avanti anche questa sfida».

«L’impressione che abbiamo avuto è stata senz’altro positiva - ha continuato l’assessore Foroni - e l’obiettivo di rendere operativo questo ospedale entro una settimana o al massimo dieci giorni appare tutt’altro che aleatorio. Le imprese stanno lavorando con 3 turni giornalieri, di fatto 24 ore full time. Sarà un vero e proprio ospedale con un oltre un centinaio di posti letto, dei quali 104 dedicati a terapia intensiva e sub-intensiva, che darà un grande contributo nel risolvere la straordinaria emergenza che stiamo affrontando».

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