Ospedali pieni, si punta ad altri 400 posti
«Il 40% dei ricoveri viene da altre zone»

Covid, in un solo giorno i malati accolti nelle strutture sanitarie bergamasche sono passati da 476 a 529. Ats: «Afflussi da Monza e Varese, servono letti». Entro la settimana 100 in più al Papa Giovanni, 30 alla Bergamo Est.

I malati arrivano da Varese, Monza, Milano, le aree più pesantemente colpite in questa recrudescenza della pandemia Covid che fa della Lombardia la Regione con più contagi d’Italia. E la pressione sugli ospedali bergamaschi che stanno in questi giorni rispondendo alle necessità dei malati del territorio, ma anche alle richieste di aiuto che arrivano da altre province, si sta alzando. Tanto che i posti messi a disposizione per i malati Covid, bergamaschi e no, si stanno occupando in modo progressivo, rapidamente progressivo, e la Regione ha chiesto alle strutture bergamasche di aumentare le disponibilità. I numeri dei ricoveri di ieri negli ospedali bergamaschi, peraltro, parlano in modo chiaro: in sole 24 ore, da sabato a ieri, si è passati da 476 ricoveri Covid totali a 529, 43 persone in più in un giorno, mentre tra venerdì e ieri l’aumento era stato di 20 ricoveri in più. La curva dei degenti sale in modo esponenziale. E molte di queste persone bisognose di cure arrivavano e continuano ad arrivare da fuori provincia.

«Si sta stimando che oltre il 40% dei ricoverati nelle strutture bergamasche venga da altre zone della Lombardia, all’inizio quasi esclusivamente da Milano, adesso la pressione maggiore arriva da Monza e da Varese – spiega Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats, Agenzia per la tutela della salute, di Bergamo, che in queste ore sta coordinando la messa a punto di un piano per aumentare i posti letto per i malati Covid in tutte le strutture della Bergamasca –. In media, negli ultimi giorni, i posti complessivi a disposizione per le degenze ordinarie Covid nelle strutture bergamasche era di 400 posti letto o poco più, con un tasso di occupazione che ora sta sfiorando il 95%, in qualche caso anche di più. E con una presenza di malati che arrivano da altre zone della Lombardia che supera il 40%. Entro la metà della prossima settimana, e comunque entro il 14 novembre, come è richiesto dalla Regione, definiremo come distribuire i posti letto aggiuntivi nei vari ospedali: si potrebbe arrivare quasi a un raddoppio». Quindi si immaginano circa 800 posti in totale a disposizione per i malati di Covid.

La differenza con marzo

«È fondamentale, comunque, confrontare il numero dei posti letto attualmente a disposizione in Bergamasca con quelli che erano utilizzabili a marzo: allora erano 1.340, per le degenze ordinarie. Siamo in un’altra situazione, oggi, almeno per quanto riguarda i contagi della Bergamasca: lo testimoniano i nostri pronto soccorso dove l’afflusso delle persone continua a essere sotto controllo. È la pressione da altre zone della provincia che ora bisogna affrontare: dobbiamo aumentare la disponibilità dei posti, fin quasi al raddoppio, o comunque in un modo consistente, o anche i nostri ospedali andranno in sofferenza».

Vicini al tutto esaurito

La saturazione degli attuali posti Covid, anche in provincia, è comunque vicina: al Papa Giovanni di Bergamo, per esempio, i posti disponibili per le degenze Covid sono 89, più gli 11 in Fiera e 36 in Terapia intensiva. «E attualmente degli 89 posti abbiamo 85 posti occupati,i letti disponibili nelle Terapie intensive sono già tutti pieni – sottolinea Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – . Ci è stato chiesto di recuperare altri 100 posti entro la prossima settimana, siamo già al lavoro per elaborare la riconversione, dobbiamo tenere presente però che il Papa Giovanni è anche hub per le patologie tempodipendenti, come gli infarti, gli ictus, e i traumi maggiori, e quindi molti posti vanno preservati. La pressione, al momento, arriva da fuori: quasi la metà dei nostri degenti Covid vengono da altre province, l’andamento dei contagi nella Bergamasca è meno imponente che altrove. E le richieste più recenti sono anche per altri posti di Terapia intensiva, per poter collocare malati che arrivano da Monza e da Milano». Ieri, intanto, al Papa Giovanni i ricoverati Covid nei reparti ordinari erano 85, ai quali vanno aggiunti i 36 nelle Terapie intensive e 11 nell’Area critica allestita all’ospedale in Fiera; in totale 132 degenti, contro i complessivi 108 di sabato.

Pazienti in crescita

Un’impennata di malati anche al Policlinico di Ponte San Pietro-Iob, Istituti ospedalieri bergamaschi, che è passato in 24 ore da 74 degenti a 82. «E siamo praticamente al 100% dell’occupazione dei posti, con quasi la metà dei pazienti che proviene dalle zone di Milano e Monza,e ora anche il pronto soccorso è piuttosto intasato – rimarca l’amministratore delegato Iob, Francesco Galli – . Entro venerdì 14 novembre arriveremo a mettere a disposizione un totale di 120 posti per degenze Covid, ma temiamo che l’ondata cresca ancora, l’andamento che vediamo in altre zone è quello di una crescita esponenziale. Nella zona di Milano si è ormai al tutto esaurito e lo stesso sta accadendo a Monza, con i pronto soccorso allo stremo. E infatti, ci è stato chiesto di riaprire anche alcuni letti di Terapia intensiva, proprio per far fronte alle pressioni da fuori: ne stiamo aprendo due in queste ore e arriveremo a 5 entro la metà della settimana».

Degenze da allargare

Un ampliamento della disponibilità è assicurato, entro questa settimana, anche dall’Asst Bergamo Est: oltre i 75 posti attuali, nelle varie strutture ospedaliere dell’azienda, si arriverà a ulteriori 30 posti a disposizione, per superare quinti i 100 posti per i malati Covid. Che continuano anche qui ad aumentare e che, per il 40% circa, arrivano dalle aree del Milanese. Ieri i ricoveri totali in questa Asst sono arrivati a quota 75 (erano 68 sabato ), dei quali 30 a Seriate (con altri 2 pazienti in Terapia intensiva), 9 ad Alzano, 11 a Lovere, 9 a Piario e 14 a Gazzaniga. In aumento anche i degenti Covid di Humanitas Gavazzeni di Bergamo, con 49 pazienti Covid (dei quali 5 in Terapia intensiva; sabato in totale erano 46) e due «grigi» in attesa dell’esito del tampone. I posti disponibili attualmente sono 50, più 6 in Terapia intensiva, si è quindi vicini al «tutto pieno»: anche per Humanitas Gavazzeni la Regione ha chiesto un aumento dei posti letto, e su questo la struttura si sta coordinando con Ats. Anche qui si sente la pressione dei pazienti che arrivano dalle aree milanesi, oltre che da Varese e da Monza, una pressione che supera abbondantemente il 40% del totale dei ricoverati nella Asst Bergamo Ovest (i dati aggiornati a venerdì sui degenti erano a quota 179, dei quali 84 a Treviglio e 95 a Romano), che già nei giorni scorsi ha avviato un ampliamento dei posti: si prevede di arrivare a 300 letti disponibili in totale tra i due ospedali.

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