Ossigeno ai malati Covid, bombole a 4.731 persone: l’Ats ricorda l’impegno

A tre anni dalla pandemia. L'operazione presa poi a modello dalla Regione realizzata con molti attori, l’approfondimento su L’Eco di Bergamo in edicola sabato 25 febbraio. Nuovi contagi: nel report settimanale calo dell’11%.

A tre anni dall’esplosione della pandemia causata dal virus Sars-Cov2, l’Ats di Bergamo, Agenzia per la tutela della salute, ricorda l’impegno profuso per garantire ai pazienti, malati e bloccati in casa, l’aiuto per respirare: tra fine febbraio e aprile 2020, sono stati 4.731 i bergamaschi che hanno beneficiato dell’ossigenoterapia domiciliare, per un totale di 9.689 consegne. Un servizio prezioso, vitale, che ha consentito in larga parte di evitare l’ospedalizzazione in un periodo in cui gli ospedali erano già al limite. Fu un’operazione – presa poi a modello dalla Regione – costruita in sinergia con molti attori: le farmacie del territorio, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Protezione civile e le 14 Unità territoriali sociali (create dal Consiglio di rappresentanza dei sindaci con il supporto della Fondazione della Comunità Bergamasca), i medici di base.

Impegno in sinergia

«Con la prima ondata di Covid ci siamo trovati ad affrontare un evento straordinario – sottolinea Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats -, con un forte impatto sulla nostra popolazione. Lavorare assieme, riuscendo ad attivare le risorse e le capacità di ciascun attore, nell’alveo delle rispettive competenze, ha fatto la differenza».

Il bollettino

Ora, a tre anni di distanza dallo tsunami Covid, i dati dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’andamento dei contagi continuano a segnalare una decrescita: nella Bergamasca In una settimana, dal 17 al 23 febbraio, i nuovi casi sono calati dell’11% rispetto alla settimana precedente.

Approfondisci l'argomento su L'Eco di Bergamo di sabato 25 febbraio

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