Palazzo Frizzoni vuole comprare
i cimeli garibaldini di Bettino Craxi

La Città dei Mille vuole acquisire la collezione di cimeli garibaldini appartenuti a Bettino Craxi. Palazzo Frizzoni intende esercitare il diritto di prelazione, così come previsto dalla legge per i beni dichiarati di «eccezionale interesse storico-artistico».

La delibera, che porta la firma del sindaco Giorgio Gori, è già stata approvata dalla Giunta comunale. L’obiettivo è accrescere il Museo Storico che nel 2017 celebra il centenario e che nel 1917 era nato come Museo del Risorgimento. «Il Mibac è pronto a cedere agli enti locali interessati il diritto di prelazione su questa collezione di eccezionale interesse - spiega Gori -. Noi ne abbiamo avuto notizia durante il Cda della Fondazione Bergamo nella storia e abbiamo inoltrato la nostra richiesta. Si è mosso il Comune perché questa possibilità è concessa solo agli enti pubblici».

Giuseppe Garibaldi era una delle passioni di Craxi, che considerava l’eroe dei due mondi un precursore del «suo» socialismo. La collezione composta da 172 pezzi «fra dipinti, sculture, oggetti, stampe, disegni e medaglie», era stata sequestrata l’11 marzo 1997 dalla Guardia di finanza su un traghetto in partenza dal porto di Livorno verso la Tunisia, dove l’ex presidente del Consiglio viveva dopo Mani Pulite.

Il diritto di prelazione va esercitato entro mercoledì 1° giugno, la proposta prevede l’acquisto della collezione al prezzo di 87 mila euro. Soldi che verranno messi a disposizione dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo. «È il regalo di Ubi alla città - afferma il sindaco Gori -. Dobbiamo ringraziare Emilio Zanetti».

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