Il cardinale Parolin su Papa Roncalli
«È stato ponte tra terra e cielo»

Si conclude la Peregrinatio delle spoglie di Papa Giovanni XXIII in terra bergamasca. Il Segretario di Stato di Sua Santità: Roncalli, ponte tra cielo e terra.

La celebrazione eucaristica presieduta sabato sera dal Segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin ha rappresentato la sintesi finale della peregrinatio delle reliquie di San Giovanni XXIII. Ad accogliere l’urna il 24 maggio nel centro della città erano presenti le autorità e i rappresentanti istituzionali, alcuni dei quali ieri sera hanno raggiunto Sotto il Monte per partecipare alla celebrazione conclusiva. Autorità e realtà locali, provinciali e diocesane hanno atteso sotto la tensostruttura l’arrivo del cardinale Parolin che ha salutato ciascuno personalmente, scambiando alcune parole. Affetto e gratitudine sono stati espressi dal vescovo Francesco Beschi. «Attraverso di lei – ha detto – vorremmo manifestare i nostri sentimenti anche a Papa Francesco che ha concesso che le reliquie del Santo compissero questo viaggio nella terra bergamasca che le ha accolte con gioia e fede. Da questa esperienza essenzialmente spirituale raccogliamo la possibilità di incarnare ancora oggi la fede nel Vangelo nel modo così luminoso che Papa Giovanni ci ha testimoniato».

Nell’omelia il Segretario di Stato vaticano ha individuato i tratti essenziali della vita e del magistero di Papa Roncalli, ha ripercorso il cammino della sua esistenza, dall’infanzia in terra bergamasca fino al soglio pontificio, evidenziando il suo costante e totale affidamento al Signore. «Con umiltà e saggezza - ha detto – è stato riconoscibile presenza di Dio fra gli uomini, un ponte fra cielo e terra. Nelle sue parole e nei suoi gesti abbiamo scorto autorità e gentilezza, audacia e prudenza». Il cardinale Parolin ha riferito della particolare gioia provata ieri nel visitare la Fondazione Giovanni XXIII dove ha potuto vedere «i libriccini su cui Angelo Roncalli cominciava a tracciare la storia della sua anima». «È qui a Sotto il Monte che ha mosso i suoi primi passi - ha ricordato -, scarso di beni materiali, ma ricco di vita cristiana». Ha sottolineato quindi la sua capacità di «dare speranza anche nelle situazioni più difficili», di «leggere nei fatti della storia la grandezza del disegno di salvezza di Dio», di perseguire una «perenne ricerca del bene».

Nell’omelia anche il riferimento al grande respiro del Concilio, al cammino tracciato nell’ecumenismo, all’azione mediatrice come «efficace operatore di pace, ponte di riconciliazione tra le nazioni». Riferendosi ai diciotto giorni della peregrinatio dell’urna, l’ha definito «evento di grazia che ha coinvolto l’intera diocesi in una gioiosa testimonianza di fede e amore». «La peregrinatio - ha detto ai circa millecinquecento fedeli presenti – vi ha fatto incontrare più da vicino con un compaesano illustre, uno che da vostro fratello vi è diventato padre». Ha quindi espresso un augurio: «Fratelli, fidatevi del Signore, così come fece Papa Roncalli. È dalla fede totale in Dio che scaturiscono tutte le sue caratteristiche che oggi possiamo ricordare. Lasciate che il Signore entri nelle vostre case, nei luoghi di studio e lavoro, che abiti i vostri sentimenti, i progetti e gli svaghi. Affidatevi a Lui che può fare di ciascuno un giardino che diffonde profumo di bene».

Le spoglie di Papa Giovanni XXIII tornano dunque in Vaticano: si conclude oggi, domenica 10 giugno, la Peregrinatio dell’urna del Santo Papa in terra bergamasca. Alle 16 ci sarà la celebrazione di ringraziamento con il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. Sarà ancora possibile visitare le spoglie del Papa fino alle 14 nella Cappella della Pace a Sotto il Monte. Dopo la celebrazione invece è prevista la partenza per Roma. Alle 19 tutte le campane della diocesi suoneranno a festa in segno di ringraziamento. La Messa di ringraziamento viene trasmessa in diretta da Bergamo Tv.

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