Pedopornografia, maxi operazione in tutta Italia
Perquizioni anche per un bergamasco

Una perquisizione nei confronti di un bergamasco di 65 anni è avvenuta all’interno dell’operazione «Luna Park» contro associazioni criminali composte da centinaia di persone che si scambiavano foto e video pedopornografici attraverso le chat istantanee come Telegram e WhatsApp.

Sono 15 le persone arrestate in flagranza dalla Polizia postale. Nel contesto di questa operazione, il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Trentino Alto Adige ha effettuato tre perquisizioni personali, domiciliari e informatiche, condotte nei confronti di altrettanti indagati. Le prime due sono state eseguite ad opera del personale della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bolzano, rispettivamente nei confronti di un lavoratore stagionale quarantenne dell’altopiano dello Sciliar e di un operaio cinquantenne residente a Bolzano. Nello stesso tempo, personale investigativo della sede compartimentale di Trento ha operato al di fuori dell’ambito territoriale di competenza, in ausilio al Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, effettuando una perquisizione a carico di un pensionato sessantacinquenne residente in provincia di Bergamo.

L’operazione ha coinvolto tutta Italia dopo due anni di indagini condotte «sotto copertura» su internet. La Postale di Milano e il Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma, coordinati dai procuratori aggiunti Fusco e Mannella insieme con i sostituti Barilli e Tarzia della Procura distrettuale di Milano, hanno identificato 432 utenti che utilizzavano canali e chat per scambiarsi il materiale che ritraeva vere e proprie violenze sessuali su minori. Gli abusi, in particolare, riguardavano prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati. Dei 159 gruppi individuati, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. Tra i principali gestori e amministratori compaiono anche due italiani, un ottico 71enne napoletano con collaborazioni universitarie e un disoccupato 20enne veneziano. Coinvolti anche 351 stranieri, con arresti avvenuti anche in Europa e in tutto il mondo.

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