Palafrizzoni replica a Fontana
«Abbiamo chiesto forze dell’ordine»

Fontana (Forza Italia): «Nella risposta da parte del ministero si precisa che l’Esecutivo, pur essendo disponibile, non ha ricevuto alcuna formale richiesta da parte del territorio». Ma Palafrizzoni replica: richiesta già inviata.

«Il governo ha risposto con una lettera in merito all’attuazione dell’ordine del giorno che ho presentato per fare chiarezza sul progetto “Strade sicure” - riferisce il deputato bergamasco di Forza Italia Gregorio Fontana -. Il ministero dell’Interno ha assicurato che il governo è disponibile a dar seguito alla mia richiesta di inserire le province di Bergamo e Brescia nell’elenco dei territori in cui inviare il personale delle forze armate a supporto della sicurezza».

«Però, mentre a Brescia e Monza sono stati mandati complessivamente una cinquantina di uomini, a Bergamo questo non è avvenuto. Nella risposta da parte del ministero si precisa che l’Esecutivo, pur essendo disponibile, non ha ricevuto alcuna formale richiesta da parte del territorio» spiega Fontana.

Ma il vicesindaco Sergio Gandi replica: «La richiesta a cui fa riferimento l’onorevole Fontana - commenta il vicesindaco Sergio Gandi - è stata già inviata al ministero dell’Interno. Non solo, siamo al lavoro da diversi mesi sulla questione: lo scorso 17 settembre, insieme agli onorevoli Antonio Misiani ed Elena Carnevali, ho incontrato informalmente a Roma il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, affrontando proprio questo tema. Dopo l’approvazione della legge di Stabilità, che ha sancito la proroga del piano “Strade sicure”, abbiamo inoltrato formalmente la nostra richiesta. Speriamo che possa essere sostenuta in tutte le sedi da parte delle altre istituzioni politiche bergamasche».

Si tratta di una vicenda molto grave, i cui contorni mi auguro possano essere al più presto chiariti. È inaccettabile che il governo giochi allo scarica barile rispetto all’esigenza di rinforzare l’organico delle Forze dell’ordine in provincia di Bergamo e soprattutto nel capoluogo, necessità del tutto evidente e impellente. L’impiego di personale dell’esercito consentirebbe, infatti, di liberare preziose risorse di polizia e carabinieri a oggi destinati a vigilanza fissa o di routine e utilizzarli per rafforzare la sicurezza dei cittadini bergamaschi».

«Rispetto a questa possibilità, per ora sprecata, mi aspetto una parola chiara in particolare dal sindaco di Bergamo e dalle altre istituzioni politiche bergamasche. Il Consiglio straordinario previsto per il 27 gennaio, potrebbe essere la buona occasione per formalizzare in maniera forte quest’istanza e non sprecare la disponibilità che, grazie al mio ordine del giorno, il governo ha finalmente dato».

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