Profughi dall’Ucraina, il piano di Ats: tamponi, vaccini e Covid hotel

Inizia la fase operativa: la Muratella è la struttura con la quale si è più vicini a un accordo per i posti da mettere a disposizione di eventuali positivi

L’Agenzia di tutela della salute di Bergamo è entrata nella fase operativa per l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. « L’assistenza sanitaria ha la priorità assoluta per la messa in sicurezza dei profughi rispetto al Covid-19 e, di conseguenza, per tutelare la cittadinanza bergamasca, anche in considerazione del fatto che l’Ucraina ha una copertura vaccinale contro il coronavirus piuttosto bassa, attorno al 30/35% », esordisce Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo.

Al momento è in corso di verifica la disponibilità dei Covid hotel per gli eventuali positivi (e i contatti): la Muratella è la struttura con la quale Ats è in fase più avanzata per la definizione dei posti disponibili . Un altro passaggio cruciale sarà l’individuazione dei punti tampone, in raccordo con le Asst.

Restano valide le indicazioni già diffuse in precedenza per cui Ats Bergamo è responsabile della prima visita medica con valutazione anamnestica e tampone antigenico per la diagnosi di Covid-19 (cui seguiranno eventuali provvedimenti di isolamento). Verrà effettuata pure una verifica dello stato vaccinale dei singoli (oltre al Covid, anche morbillo/pertosse/rosolia, anti difterite/tetano/pertosse) ed eventualmente verranno proposte le vaccinazioni del caso.

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