Quattro Regioni diventano arancioni
Covid, ecco i nuovi colori dal 14 febbraio

Abruzzo, Liguria, Toscana i dati peggiorano. La provincia autonoma di Trento diventa arancione e quindi non verranno aperti gli impianti di sci.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, sta per firmare nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da domenica 14 febbraio. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia Autonoma di Trento. La Sicilia passa in zona gialla a scadenza della vigente ordinanza.

Restano inalterati i colori delle altre Regioni, quindi anche il giallo della Lombardia. Lo rende noto il ministero.

Con la classificazione arancione del Trentino non ci sarà l’apertura degli impianti di risalita, che era stata prevista il 17 febbraio, non il 15 come altrove, con un’ordinanza già approvata dal presidente Fugatti. Lui stesso però aveva spiegato che il mantenimento della zona gialla sarebbe stato una condizione necessaria per l’apertura.

Non sono valsi a nulla, quindi, i preparativi nelle località di montagna, che si erano attrezzate per il contingentamento degli accessi giornalieri limitando la portata oraria degli impianti di risalita, ma anche per l’acquisto degli skipass online e le app anti-coda per evitare assembramenti.

«Anche questa settimana la Lombardia è stata confermata in fascia gialla. Una buona notizia per tutti, che deve spingere a guardare con fiducia al futuro, ma anche ad agire con grande senso di responsabilità per evitare che ogni sforzo venga vanificato».

Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in seguito alla classificazione settimanale da parte della cabina di Regia del Ministero della Salute.

VARIANTI - Soddisfazione è stata espressa anche dalla vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti che ha voluto anche portare una riflessione sul rischio rappresentato dalle varianti del virus che si stanno rilevando sul territorio regionale. «Purtroppo - ha evidenziato la vicepresidente - le varianti sono presenti in Lombardia con una percentuale pari al 30% riscontrata nei tamponi positivi, che potrebbe arrivare nelle prossime settimane al 60/80%, esattamente come sta accadendo in altri Paesi».

«Tale circostanza non deve allarmare i cittadini - ha spiegato Letizia Moratti - poiché le consolidate abitudini di prevenzione e protezione anti-Covid risultano sempre efficaci. Uso della mascherina, distanziamento sociale, igienizzare spesso le mani, sono comportamenti ancora raccomandati, da osservare scrupolosamente per prevenire il contagio».

VACCINAZIONI - «La fase vaccinale avviata - ha proseguito - contribuirà in maniera fondamentale a impedire di ammalarsi, poiché ogni tipo di vaccino, Pfizer, Moderna e AstraZeneca, risulta valido. Più rapida sarà la somministrazione al maggior numero di persone e più alto sarà il grado di protezione della popolazione, per questo sarà fondamentale vaccinarsi appena la struttura del Commissario Arcuri metterà a disposizione i sieri».

«Nel frattempo invitiamo i cittadini a rivolgersi al proprio medico di famiglia o al pediatra in caso di dubbio di contagio, per effettuare il tampone e per avere consigli e indicazioni. Inoltre, ogni Ats territoriale ha già attivo un punto informativo sia per rispondere a quesiti, sia per segnalazioni. La guerra al Covid - ha concluso Moratti - non è finita. Non dobbiamo abbassare la guardia ed anzi è questo il momento per prestare la massima attenzione, evitando ogni comportamento a rischio».

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