Raid esplosivi ai bancomat di mezza Italia
Dieci arresti, 8 i colpi nella Bergamasca

I carabinieri di Milano hanno arrestato dieci persone con l’accusa di associazione a delinquere: contestati 73 assalti tra Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio per un bottino complessivo di oltre 3 milioni e mezzo. La «base» del gruppo era a Bologna.

Facevano esplodere gli sportelli bancomat degli istituti di credito in mezza Italia, provincia di Bergamo compresa. Dieci persone sono state arrestate (5 in carcere e 5 ai domiciliari) dai carabinieri con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di denaro contante, riciclaggio ed altro: 73 gli assalti contestati. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo e dirette dalla Procura di Milano, hanno consentito di smantellare la banda, i cui capi ed organizzatori abitano e sono cresciuti nel quartiere «Pilastro» di Bologna. Uno dei presunti organizzatori è stato localizzato ed arrestato in Spagna, precisamente a Benidorm - nota località balneare della Costa Blanca - dove si era trasferito da circa un anno ed aveva aperto un ristorante

Sempre lo stesso il modus operandi del gruppo: gli sportelli venivano fatti saltare con una miscela di gas esplosivo, spesso provocando ingenti danni alle strutture, in alcuni casi con l’inagibilità ad interi edifici. Tra febbraio 2017 e aprile 2019 sono 73 gli assalti contestati al gruppo in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio, con un bottino che supera i 3,5 milioni di euro. In provincia di Bergamo risultano 8 raid compiuti tra il 2017 e il 2018: tre a Dalmine, poi Bergamo, Telgate, Montello, Osio Sotto e Seriate.

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