Ricoverati a Bergamo per coronavirus
«Condizioni discrete per i 3 cremonesi»

Sono in discrete condizioni i tre abitanti di Soresina, risultati positivi al Coronavirus che in questi giorni erano in vacanza in Trentino e sono stati trasferiti direttamente all’ospedale di Bergamo senza fare rientro nel paese di residenza, in provincia di Cremona.

L’Ats ha già raccolto tutti i dati necessari per ricostruire i movimenti dei soggetti ricoverati e individuare le persone con le quali possono essere entrate in contatto diretto. In tutto sono quattro, ora, i soresinesi contagiati: il primo caso era stato registrato venerdì scorso, un 77enne che vive da solo, ricoverato due giorni prima all’ospedale di Crema. Quadro clinico serio, il suo, ma costantemente monitorato.

Nel frattempo i familiari dell’anziano hanno denunciato la difficoltà ad essere sottoposti tempestivamente a controlli e tamponi: «Sono stato rimbalzato da un numero di emergenza all’altro nella speranza di essere ascoltato e indirizzato - racconta il nipote -: capisco i centralini intasati del 112 ma così è tutto un rischio».

Da quel che si è appreso, l’anziano non avrebbe avuto contatti diretti con i nipoti ma solo con la sorella, da tempo ospite di una casa di riposo del territorio, e il motivo dello slittamento del monitoraggio è dovuto al fatto che Ats garantisce giustamente precedenza ai contatti di primo livello che manifestano sintomi influenzali.

A Soresina, al Nuovo Robbiani è sospesa fino a data da destinarsi l’attività del punto prelievi, fatta eccezione per il Tao (Terapia anticoagulante orale) e la dialisi. Sospesi il servizio del consultorio, lo sportello di Neurochirurgia infantile, le attività di piccola Nhirurgia e gli accessi ai visitatori: misura quest’ultima adottata a tutela dei degenti della struttura.

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