Ripartenza ma senza aprire la scuola
«Ma si stanno dimenticando le famiglie»

«Il governo pianifica la riapertura di alcune attività anche prima del 4 maggio. Una buona notizia ammesso che si riuscirà a farlo in totale sicurezza sanitaria. Al contempo però, il ministro Azzolina ha confermato che le scuole per il momento non riapriranno, almeno finché il rischio epidemiologico non sarà, ovviamente, scongiurato.

Visto che le scuole sono luoghi deputati alla formazione dei ragazzi e non dei parcheggi dove lasciare i bambini mentre i genitori lavorano, il governo come pensa di rispondere alle ovvie esigenze dei tanti lavoratori che con la ripresa delle attività non potranno restare a casa con i figli?». Così, in una nota, la presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Licia Ronzulli.

«Questo è un problema enorme, soprattutto per le tante lavoratrici - aggiunge - che già prima di questa emergenza soffrivano della conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, un disagio già di per sé enorme che oggi si è fortemente aggravato.

I fondi e i bonus stanziati finora per il sostegno alle famiglie sono assolutamente insufficienti e lo diventeranno ancora di più dal momento in cui i genitori, tornando al lavoro, dovranno assumere delle tate a tempo pieno. Queste realtà vanno assolutamente sostenute, invece sembra che il governo le ignori del tutto»

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