Ristoranti, bar e osterie: Bergamo al top
Ecco tutti i premi conquistati finora

Cappelli, forchette, stelle e stelline. Quando si tratta di premi enogastronomici Bergamo è sempre in cima alla classifica. Sull’onda dei successi del ristorante «Da Vittorio», da sempre un’eccellenza in questo campo, si sono fatte avanti anche realtà forse poco conosciute, ma non meno ambiziose.

Il lavoro costante per arrivare in cima alle classifiche nelle varie declinazioni dell’enogastronomia – ristoranti, enoteche, bar, osterie – sta regalando risultati insperati fino a qualche anno fa. Non si può non iniziare la carrellata con il ristorante «Da Vittorio», una sicurezza in fatto di qualità. In attesa del responso della guida Michelin, dove da molti anni figura con il massimo riconoscimento delle tre stelle, la Cantalupa di Brusaporto quest’anno si è portata a casa «tre cappelli» della guida de L’Espresso, il secondo posto del «Tripadvisor Travellers’ Choice Restaurants 2016» e le «tre forchette» della guida ristoranti 2017 del Gambero Rosso.

Sempre nella guida del Gambero Rosso c’è «Al Carroponte» di via De Amicis, a Bergamo, stato eletto come miglior bistrot dell’anno. «A soli due anni dall’apertura – si legge sulla pagina Facebook del locale -, questo premio non è per noi solo un grande traguardo, ma anche un nuovo punto di partenza».

Ben cinque invece i bergamaschi nella guida Osterie d’Italia 2017 pubblicazione di Slow Food. La «Chiocciola», il riconoscimento più significativo, è stata assegnata a Burligo di Palazzago e Dentella di Bracca. L’unico locale cittadino è «Al Gigianca», poi spazio anche alla «Taverna di Arlecchino» di San Giovanni Bianco, frazione Oneta, e «Ai Burattini» di Adrara San Martino.

Il titolo di «Miglior Bar d’Italia» invece è andato al «Marelèt» di Treviglio. «È il locale che meglio interpreta il bar del terzo millennio, accogliente e moderno, con un’offerta gastronomica di alto profilo, modulata sulle esigenze più diverse». Lo ha detto la curatrice della guida «Bar d’Italia del Gambero Rosso 2017», Laura Mantovano, alla presentazione che si è svolta al Macro-Museo di arte contemporanea di Roma, rivelando il nome del vincitore del Premio Illy Bar dell’anno, scelto poco prima da una giuria di giornalisti.

Sempre nell’ambito dei bar, «Dissapore» ha deciso di stilare la classifica delle venti caffetterie artigianali migliori d’Italia. Bergamo ne vanta addirittura due: Art Cafè terrefazione al quinto posto e ilBugan Coffee in seconda posizione, che può vantare anche il barista dell’anno decretato nel 2015 da Barawards: Maurizio Valli. Dall’antipasto al caffè, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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