Rondò dell’A4, qualcosa si muove
«È pericoloso, 25 milioni per sistemarlo»

I soldi ci sono, ora serve fare il punto sul progetto perché questa volta non si può sbagliare. Provincia di Bergamo e Regione sono al lavoro per sistemare il rondò del casello dell’autostrada A4 di Bergamo.

Un problema storico per la città: migliaia di automobilisti ogno giorno cercano di districarsi nel complesso sistema di svincoli che crea lunghe code. L’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte e il presidente della Provincia Matteo Rossi hanno annunciato sui loro profili social il primo tavolo tecnico per studiare una nuova soluzione. Come dicevamo, i soldi ci sono: 25 milioni garantiti dal Patto per la Lombardia sottoscritto qualche mese fa da Matteo Renzi, allora presidente del Consiglio, e dal governatore lombardo Roberto Maroni. Poco più di un anno fa il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia Matteo Rossi hanno inviato una lettera a Roma chiedendo un intervento urgente. A cui ha fatto seguito a gennaio 2016 il vertice convocato dall’assessore Sorte per lavorare ad un nuovo progetto.

Le idee non sono mai mancate, tant’è che nei cassetti di Via Tasso, ci sono ben cinque soluzioni i cui costi variano dai 3 ai 30 milioni di euro. Tre gli interventi da realizzare singolarmente o insieme. Il meno dispendioso è l’allargamento dello svincolo della rampa in direzione Orio. Più alti i costi per un sottopasso diretto che colleghi direttamente la città, con una corsia per senso di marcia, a via Autostrada. Infine la realizzazione di una bretella per la Valle Seriana con immissione diretta, in prossimità del casello, sulla rotatoria bypassando l’attuale svincolo. La differenza rispetto a qualche mese fa è che ora ci sono le risorse.

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